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Maria Montessori Maria Maraini

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Roma, primo decennio del Novecento. La città vive, grazie al sindaco Ernesto Nathan, uno straordinario periodo di sviluppo anche culturale, che coinvolge molte donne, tanto che proprio nella capitale si tiene nel 1908 il primo Congresso delle donne italiane, in cui vengono trattati numerosi temi, tra i quali quello dell’importanza dell’educazione diffusa. In quell’occasione la Montessori, che ha già fondato la prima Casa dei Bambini, tratta alcuni temi relativi all’igiene. Proprio in occasione del congresso la giovane dottoressa conosce Maria Maraini, che nutre un sincero interesse per i problemi sociali, assistenziali ed educativi sia delle donne che dell’infanzia, specialmente se appartenenti alle classi meno abbienti. La Maraini, sensibile da tempo al tema dell’assistenza agli ammalati, fonderà una scuola per infermiere professionali e in seguito si adopererà per le Case dei Bambini montessoriane e per l’istituzione di asili infantili a Gonzaga e Palidano. Il comune, profondo interesse per l’assistenza e l’educazione non può che unire le due donne, sia sul piano dell’amicizia personale che su quello della cooperazione attiva e del sostegno morale e materiale. Grazie all’aiuto anche economico della Maraini la Montessori riesce a pubblicare il suo secondo libro, nel quale estende la sperimentazione didattica del suo metodo alle classi delle scuole elementari…

Il saggio Maria Montessori Maria Maraini Due donne due scuole un’amicizia è il frutto di un’approfondita e documentata ricerca relativa a due importanti donne del primo Novecento, protagoniste in campo scolastico ed educativo. L’una, Maria Montessori, è universalmente nota, mentre le notizie sulla vita dell’altra, la marchesa Maria Maraini Guerrieri Gonzaga, sono state sinore relegate in ambito più ristretto. Merito di questo saggio è dunque anche quello di riportare alla memoria la personalità e l’opera di una donna protagonista non secondaria agli albori del secolo scorso. Fondamentale, tra l’altro, fu il sostegno della Maraini all’attività della Montessori. Nota infatti Giovanna Alatri, autrice del nostro saggio: “... la marchesa oltre ad occuparsi dell’assistenza infermieristica aveva iniziato da tempo a partecipare attivamente all’iniziativa scolastico educativa di Maria Montessori, rendendosi indispensabile non solo per la diffusione del suo metodo e l’affermazione delle Case dei Bambini, ma per aiutare le allieve, la famiglia e soprattutto per contribuire a portare a compimento l’Opera dell’impegnativa amica mentre quest’ultima era in giro per il mondo”. Nell’ultimo capitolo i brani di una selezione di lettere scritte dalla Montessori alla Maraini aprono uno spiraglio alla comprensione diretta, dall’interno, di questo profondo rapporto di condivisione e di amicizia.