
I signori Dalverme hanno due figli: Michele, un bambino del tutto normale, e Matilde, una bimba brillante e vivace con enormi capacità di apprendimento. A diciotto mesi Matilde parla perfettamente e conosce molti vocaboli che perfino parecchi adulti ignorano, a tre anni sa leggere ed è desiderosa di imparare, ma appena chiede in dono un libro, suo padre stizzito le dice che è una bimba viziata e dovrebbe essere grata di poter guardare la televisione tutto il giorno. Eh sì, perché per gli ottusi Dalverme quella bimba intelligente è una seccatura, il suo non essere ordinaria li disturba non poco. Nei pomeriggi di noia, quando la mamma va a giocare al bingo, Matilde che ormai ha 4 anni si reca da sola in biblioteca e qui conosce la gentile signora Felpa. Naturalmente la sorpresa di vedere una bimba tanto piccola da sola e smaniosa di leggere è tanta, ma la bibliotecaria decide di assecondarla e le fornisce tutti i volumi del reparto bambini. Matilde li divora in breve tempo e si trova a dover ricorrere alle letture per adulti. Da dove può cominciare? In fondo non ne ha proprio idea. La signora Felpa le propone l’intramontabile Dickens, magari il celebre Grandi Speranze e se Matilde si accorge che è troppo difficile può sempre passare ad altro, ma neanche a dirlo il romanzo viene apprezzato e nel giro di tre mesi la piccola lettrice conosce Jane Austen, Thomas Hardy, Rudyard Kipling, Faulkner e tanti altri pilastri della letteratura. Un giorno la bibliotecaria le rivela che i libri possono anche essere presi in prestito, così porta a casa i romanzi che desidera e si reca in biblioteca solo per restituzione a prestito. In fondo cosa c’è di più bello che starsene da sole a leggere nella propria cameretta con una tazza di cioccolata accanto? Ma cos’è la solitudine? A fare compagnia a Matilde ci sono Conrad e Hemingway, Wells e Steinbeck...
Matilda (l’adattamento con la “e” finale è italiano) è uno degli ultimi libri della lunga produzione letteraria dedicata ai giovanissimi a opera di Roald Dahl, che inizia la sua carriera nel 1943 con il romanzo I Gremlins. Pubblicato nel 1988 ha per protagonista una bambina fuori dal comune, dotata non solo di un’intelligenza che la fa ritenere un genio dalla sua insegnante della scuola elementare, Betta Dolcemiele, ma anche di un potere che le consente di portare a termine le sue punizioni nei confronti dell’orribile direttrice della scuola, la signorina Agata Spezzindue (la signorina Spezzindue ammira Squeers, crudele preside della scuola di Nicholas Nickleby, personaggio ideato da Charles Dickens e a lui si ispira nel maltrattare i bambini). Matilde detesta le ingiustizie, le subisce a casa e a scuola, ma quando si rende conto di non riuscire più a tollerare le cattiverie degli adulti insensibili verso i più deboli, trova dentro di sé una luce calda e intensa che le dà modo di rimettere le cose in ordine. Questo romanzo a tratti inquietante (il modo in cui la Spezzindue brutalizza i bimbi) è un incitamento alla rivalsa, a non arrendersi, a cercare negli altri un supporto ma anche a guardare dentro noi stessi per trovare la forza di affrontare i momenti bui e, naturalmente, uno sprone alla lettura e allo studio, strumenti che ci permettono di conoscere, capire e aiutare gli altri. Il volume è arricchito dalle immancabili illustrazioni di Quentin Blake, attraverso il suo tratto la piccola Matilde fa davvero tenerezza. Come per altre opere di Dahl, e in generale per i romanzi di successo, da Matilde è stato tratto un film dal titolo Matilda sei mitica nel 1996, prodotto e interpretato da Danny DeVito. Ugualmente apprezzato il musical dedicato all’opera, più volte replicato grazie ai numerosi tour in tutto il mondo a partire dal 2010 e vincitore di oltre 55 premi. Matilde ha successo anche sui social, oggi la pagina Facebook del romanzo ha oltre 207 mila fan, quella del musical li supera addirittura.