
Nel 1922, un medico del Montana di nome Thomas B. Marquis decise di conoscere la verità sulla battaglia di Little Big Horn e perciò si trasferì nelle riserve dei Cheyenne settentrionali. Con racconti di prima mano, riuscì a ricostruire la campagna del governo americano contro i nativi e il suo testimone privilegiato divenne proprio Gambe di Legno. Il pretesto del racconto della battaglia contro Lunghi Capelli Custer servì al guerriero Cheyenne per viaggiare con la mente nel passato e narrare l’epopea del suo popolo, dai momenti di pace e libertà fino all’ingresso in guerra. Interessante anche l’approfondimento sugli usi e sui costumi dei Cheyenne che ebbero più di un ammiratore illustre. Lo stesso Custer, nemico di sempre del popolo rosso, ebbe modo di affermare: “Se fossi un indiano, preferirei andare incontro al destino insieme con quelli del mio popolo che rimasero fedeli alle Pianure libere e aperte, piuttosto che rinchiudermi nei ristretti confini di una riserva e il beneficiare delle benedizioni della civiltà, mescolate senza limite o misura ai suoi vizi”. Un libro per capire una pagina tragica della storia americana, con un taglio inedito e particolarissimo che offre uno spaccato attraverso gli occhi del “nemico”, un po’ come fece Piccolo grande uomo a Hollywood.