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Mitomalia - Storie che hanno incantato il mondo

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“In questo libro racconto i miti di diversi continenti, cercando nella brevità di conservare i nodi fondamentali di ognuna delle storie. Essendo storie fuori dal tempo, le ho illustrate senza pensare all’orologio, impiegando per ogni disegno i giorni che mi chiedeva […]”: così esordisce Fabian Negrin nell’introduzione a questa raccolta che è un viaggio attorno al mondo in 25 miti. Si inizia con un mito Maori. Padre Cielo sposò Madre Terra dando vita a settanta figli. Dato che la coppia giaceva in uno stretto abbraccio i figli furono costretti a crescere nell’Oscurità finché decisero di allontanare i genitori per poter vivere nella Luce. Così facendo nacquero fiori, alberi e uccelli ma i pianti di dolore dei genitori fecero scatenare una guerra tra i figli che rischiò di far precipitare il mondo nel Caos. A guerra terminata, per alleviare il loro dolore, il dio delle foreste regalò a Padre Cielo una tunica azzurra, un manto nero decorato di stelle, il Sole e la Luna così che potesse guardare la Terra sia di giorno che di notte; fece poi crescere su Madre Terra foreste così rigogliose che i loro alberi allungavano i rami fino ad abbracciare il Cielo. Così il Cielo e la Terra poterono continuare a contemplarsi e abbracciarsi, innamorati perdutamente… Si prosegue con un mito Inuit. Nel buio del Nord Tulugaukuk, il Corvo Padre, era solo. Dopo qualche passo, scosse le ali e scoprì che volando, con ogni battito d’ali poteva dare forma al mondo e riempire il vuoto creando le montagne, il mare, la terra e il cielo, gli uomini e gli animali. Il cielo però, in quelle lande coperte di ghiaccio, restava sempre nero quindi il popolo che aveva creato - gli Inuit - trascorreva la sua vita nella notte. Un giorno, il Corvo scoprì che al Sud esisteva qualcosa chiamato Luce, usato per vedere meglio; gli Inuit gli chiesero allora di volare al Sud e portare loro un po’ di Luce. Il dio uccello volò per giorni finché non trovò un iglù illuminato dove un vecchio teneva in una sacca una palla luminosa. Presa con l’inganno la palla luminosa, che altro non era che il Sole, la portò agli Inuit donando loro mesi felici; il Sole, però, era troppo pesante da sostenere così un giorno gli scivolò dal becco e rotolò di nuovo verso Sud, dove il vecchio lo rimise nella sua sacca. Agli Inuit la Luce era piaciuta così tanto che l’anno successivo lo pregarono di andare a riprenderla così da allora ogni anno il Corvo Padre torna con l’inganno a impossessarsi del Sole e poi lo perde di nuovo cosicché si alternano sei mesi di buio e sei mesi di Luce. E ancora…

Nato in Argentina e laureato in grafica in Messico, Fabian Negrin vive in Italia dal 1989 e nel nostro Paese ha sviluppato la sua prolifica e pluri-premiata carriera di grafico, illustratore ed autore che da anni lo vede impegnato nell’ambito dell’editoria per ragazzi. Con Mitomalia regala ai lettori, più e meno giovani, un viaggio attorno al mondo attraverso 25 miti, storie ancestrali provenienti dalle più diverse culture e raccontate in modo semplice ma con l’ausilio di splendide illustrazioni piene di incanto. Come spiega lui stesso nell’introduzione “I miti sono le storie più belle che l’umanità ha saputo raccontarsi, un immenso fiume di racconti […] dal quale possiamo liberamente bere per saziare la nostra sete di infinito. […] Ci mostrano il presente come parte del passato e del futuro, rappresentano il filo che unisce quelli che sono stati qui prima di noi a coloro che ci saranno dopo. […]”. Il concetto di viaggio attorno al mondo è il filo conduttore che sottende questi miti anche molto diversi tra loro e che si concretizza in una mappa iniziale su cui sono riportate le origini geografiche dei 25 miti selezionati. Quasi ogni mito è condensato in una pagina di testo a cui è affiancata un immagine rappresentativa (a volte sintesi di tutti gli elementi del mito, altre rappresentativa di un dettaglio), una scelta grafica che è la prosecuzione ideale de l’Alfabetiere delle fiabe, anch’esso pubblicato con l’editore Giunti. Le immagini senza tempo realizzate per ogni mito sono caratterizzate dalla stessa varietà di stili e tecniche cui Negrin ha già abituato i lettori che lo conoscono. Il grande formato e la cura editoriale che lo caratterizza rendono questo libro bello da regalare e da leggere ad alta voce per condividere testo ed immagini con i bambini.

LEGGI L’INTERVISTA A FABIAN NEGRIN