
Annie è single da sette anni quando conosce Graham, “imbucata” alla festa da lui organizzata in occasione dell’inaugurazione della sua libreria. Ci va assieme a Jeff, un tipo con il quale esce di tanto in tanto, che invece è effettivamente stato invitato. Quando arrivano in libreria, ci sono già sessanta, settanta persone, tra cui Graham: un uomo barbuto, con la barba, i capelli ricci e spettinati, e soprattutto una carica di energia fuori dal comune. Durante il corso della serata Annie si aggira tra gli scaffali, chiacchiera con un numero spropositato di persone e beve vino. Nel frattempo, di soppiatto, continua a tenere d’occhio Graham, la sua vitalità, i suoi modi caldi e sicuri di accogliere le persone, il suo entusiasmo quasi infantile. A un certo punto della serata, Annie esce a prendere una boccata d’aria e conosce Peter Aiello, che dice di essere il partner di Graham, affrettandosi a specificare che lo è in affari, non sentimentalmente. Precisazione che Annie riceve molto volentieri. Quando rientra, Annie va a sbattere con Graham, che le rovescia addosso un bicchiere di vino bianco. Mortificato, l’uomo si affretta a scusarsi, le passa dei fazzoletti, cerca di asciugarle la camicia e non smette di autoflagellarsi. Per tutta risposta, impulsivamente, Annie prende un bicchiere di rosso e glielo getta addosso. Così sono pari, e in più possono bere dell’altro vino l’una assieme all’altro...
Monogamia di Sue Miller (prolifica scrittrice americana, autrice de La buona madre, Foto di famiglia, Un mondo nascosto, Il treno del lago e molti altri romanzi) ruota intorno alle vicende di una coppia, Graham e Annie, Annie e Graham, e alle persone che gravitano loro intorno. Punto di partenza del romanzo è la morte di Graham, che avviene nel sonno, a sessantacinque anni, e che lascia Annie con un turbinio di sentimenti a riflettere su cosa lei e suo marito sono stati. Attori quasi protagonisti sono Frieda, l’ex moglie di Graham, Lucas, il figlio di Frieda e Graham, Sarah, la figlia di Annie e Graham, e una pletora di amici che indispensabilmente danno tono e colore a Monogamia. La monogamia è naturalmente la chiave di volta dell’intero scritto, il punto nevralgico dal quale Sue Miller dipana vicende e riflessioni. Riflessioni decisamente interessanti perché, all’interno del romanzo, di monogami non ci sono che pochi personaggi. Andando oltre la superficie, viene allora da chiedersi in primo luogo cosa intenda la Miller con il concetto di monogamia, e secondariamente (la bravura della Miller è anche qui), cosa significhi invece per il lettore. Si scopre allora che questa non è giocoforza sinonimo di fedeltà; che la fedeltà non è necessariamente il contrario del tradimento; e che il tradimento non deve sancire la fine di una relazione, anzi, a volte può esserne il momento di svolta. In mezzo a questo mare magnum, c’è tempo di soffermarsi a fantasticare sulla bellezza dei rapporti, e sulla fatica che si fa a non lasciarli sfaldare.