
Akim è un bambino molto curioso che spesso si chiede il perché delle cose. Forse è proprio per questo che riceve una visita alquanto bizzarra. Succede un pomeriggio mentre, dopo essersi “tuffato sulla bottiglia di aranciata con le dita salate di noccioline”, vede la mamma appoggiata alla finestra, lo sguardo smarrito perso verso il mare e un velo di incredibile tristezza sul viso. Akim non l’ha mai vista così e dopo averla chiamata più volte, senza ottenere risposta, la mente confusa del bambino si riempie di domande. È a quel punto che avviene la strana visita e Akim si rende subito conto che quel buffo personaggio lo può vedere solo lui. Porta degli abiti molto strani, e i capelli bianchi sono acconciati in stravaganti boccoli. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” è ciò che dice Monsieur Lavoisier ad Akim, che in quella frase sente già il sapore della curiosità. E non deve attendere a lungo per sapere che in natura niente viene sprecato, tutto cambia continuamente, come un’infinita danza di vita. Così l’acqua evapora dai mari e condensandosi nelle nubi forma la pioggia, la sabbia diventa, portata ad altissime temperature, una trasparente bottiglia di vetro. Monsieur Lavoisier apre porte magiche al piccolo Akim che, come una spugna, assorbe tutte le informazioni. Matita e diamante sono fatti della stessa materia, ma il tempo e la natura li plasmano in modo diverso. Tutto è di passaggio, tutto in trasformazione, forse anche la tristezza della mamma…