
È notte. Dopo una cena con Livia, la sua fidanzata, il commissario Montalbano si gode una bella passeggiata romantica e la vista del mare. Nei pressi di un piccolo albergo mal messo si accorgono di un incendio che costringe i pochi clienti ad uscire spaventati e in mutande. Dalle indagini non è chiaro se sia di origine dolosa; diventa ben presto palese, invece, un particolare per il quale nella faccenda non tornano i conti… Una mattina il geometra Guarraci accompagna sua moglie in stazione perché raggiunga sua sorella in un paese vicino. La lascia davanti ad un sottopassaggio e torna a casa. Ma la donna da quel sottopassaggio sembra non essere mai uscita e di lei non si hanno più notizie… Pamela, bionda e formosa barista, non aveva uno sguardo propriamente intelligente – aveva notato Montalbano quella sera in cui si era fissato di volere un whisky (che poi non aveva più bevuto). Dopo la chiusura del bar quella domenica sera, Pamela sembra essere svanita nel nulla. Le indagini fanno emergere che di notte, con una turnazione precisa di quindici giorni, da casa sua, e nel suo letto, transitavano diversi uomini dei quali teneva un elenco preciso in una agenda…
Sono solo tre degli otto racconti di questa raccolta di indagini del commissario più amato dagli italiani, Salvo Montalbano, con la particolarità di risalire indietro nel tempo rispetto alle vicende degli ultimi romanzi. Diversi indizi, come l’attentato a Giovanni Paolo II o l’affaire Sindona, definiscono cronologicamente la cornice in cui le piccole storie sono inserite e regalano al lettore piacevoli déjà vu. Non mancano i personaggi di contorno cui siamo abituati, dal maldestro Catarella al fidato Fazio con la sua “sindrome dell’anagrafe”, da Mimì Augello e la sua pericolosa passione per le donne alle famiglie mafiose dei Sinagra e dei Cuffaro… Non saranno storie memorabili e certamente non è il miglior libro del bravo affabulatore Camilleri, ma i racconti (ovviamente di diversa piacevolezza come capita nelle raccolte) si leggono molto agilmente e in breve tempo. Cosa si pretende di più da un libro divertente che può far passare un paio d’ore in leggerezza?