
Quando Ilse conosce Rudolf Hess ha vent’anni: lui ne ha già 27, è un uomo d’azione profondamente enigmatico e subito lei ne resta affascinata. Studentessa modello, Ilse scopre grazie a Rudolf Hitler e il neonato movimento nazista, per il quale inizia subito a lavorare entusiasta e devota alla causa. Carin von Fock, svedese, antisemita convinta, moglie di Hermann Göring, ha un ruolo decisivo nel cementare il legame tra il marito e Hitler. In occasione del fallito colpo di stato di Monaco, i destini dei tre uomini si uniscono ancora di più: Hess e Hitler finiscono nello stesso carcere per otto mesi e stringono un forte legale emotivo; Hess è il primo ad aver letto il Mein Kampf. Göring, invece, ferito, riesce a trovare rifugio in Austria, poi in Italia e infine in Svezia sempre sostenuto e accudito dalla moglie. Su un treno, nel 1927, si conoscono Margarete Boden e Heinrich Himmler, allora vicecapo delle SS. Magda invece conosce Goebbels in occasione di un suo comizio e ne rimane subito affascinata: i due avviano una relazione, ma la donna è oggetto anche delle attenzioni del Führer, che acconsente al matrimonio tra i due nel 1931. Hitler ama le donne giovani: in carcere, durante una visita, conosce per la prima volta la figlia della sorellastra, Geli Raubal, con la quale avvia una relazione. La ragazza ha 17 anni e resiste per poco tempo alle condizioni imposte dal Führer: divieti e solitudini sono le caratteristiche più tipiche della relazione che il futuro dittatore le fa vivere, finché una notte la giovane si toglie la vita. Hitler ne rimane profondamente colpito, anche se, da quanto si sa, ha già avviato una relazione con un’altra giovanissima donna destinata ad avere un ruolo non indifferente nella storia: Eva Braun…
Durante la scrittura di Goering and Goering: Hitler’s Henchman and his Anti-Nazi Brother (2010), James Wyllie ha l’idea di concentrare la propria attenzione e la propria competenza storica sulle donne naziste, e in particolare le mogli dei gerarchi nazisti del Terzo Reich. In questo saggio, scritto a tratti sotto forma di romanzo, vengono ricostruite le vicende private e familiari di Göring, Himmler, Goebbles, Hitler stesso: di questi uomini è ben noto il triste rilievo pubblico avuto nella storia, ma non si è mai dato spazio nelle ricerche alla dimensione più intima che è indissolubilmente legata alla posizione politica. Ciò che si evince dalla lettura è infatti la dedizione alla causa e la fedeltà all’ideologia, ma soprattutto al Führer, mostrate anche dalle loro mogli, che nella maggior parte dei casi erano ben consapevoli dei crimini di cui i mariti si macchiavano. Dagli studi non emergono sensi di colpa o imbarazzi da parte di queste donne, che anzi, anche negli anni successivi alla guerra caratterizzati dai vari processi di denazificazione, si mantengono fedeli al proprio passato. Le figure femminili che affiancavano i gerarchi nazisti sono complesse, con caratteristiche molto diverse tra loro: cosmopolite, progredite, “angeli del focolare”, mondane, ambiziose, fragili, sole. Tra loro non esisteva alcuna forma di particolare solidarietà, ad esclusione del rapporto protettivo che legò Ilse Hess ad Eva Braun; rivalità è la parola più corretta per descrivere l’atteggiamento che governava le relazioni tra le cosiddette “mogli del Reich”.