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Negli occhi dell’assassino

Negli occhi dell’assassino
Jonas Holly è il bobby di Shipcott, ridente villaggio incastonato nella campagna dell’Exmoor. Per uno che al massimo ha dovuto sedare qualche rissa tra ubriachi, l’uccisione di Margaret Priddy è senz’altro un rebus di difficile soluzione. La vecchia signora Priddy, completamente paralizzata e impossibilitata a proferire parola, è stata soffocata con un cuscino senza che potesse far nulla se non abbandonarsi alla morte. A Jonas sembra impossibile che in un luogo ameno come Shipcott possa nascondersi un omicida talmente efferato da accanirsi su un’ anziana paralitica ma l’evidenza non lascia dubbi e sarà suo dovere cercare di far luce su questa inquietante vicenda, prima che sia troppo tardi…
Dopo il successo di Darklands Belinda Bauer, autrice britannica con un passato da sceneggiatrice cinematografica e televisiva, cerca il bis con Negli occhi dell’assassino, in cui riprende gli ingredienti del suo precedente successo tingendoli con una punta di giallo, genere che da sempre calamita orde di lettori famelici. L’operazione riesce a metà. È evidente che l’autrice sia maggiormente a suo agio sul sentiero del thriller in quanto riesce a dare fondo a un’immaginazione e a dei ritmi tipicamente cinematografici che tengono incollato anche il più snob dei lettori. Tuttavia quando si trova a dover dosare goccia a goccia i tasselli che vanno a comporre il puzzle dell’indagine sembra andare leggermente in difficoltà, accumulando senza ambiguità i vari vicoli ciechi nei quali incappano i poliziotti, fino ad un finale più inverosimile che sorprendente. Si dice che la seconda opera sia sempre più difficile da realizzare rispetto alla prima e che spesso non riesca a cogliere nel segno. Questo discorso vale anche per Negli occhi dell’assassino del quale comunque restano un’ottima padronanza della suspense e un gusto quasi pittorico per le ambientazioni (che ricordano alla lontana la misteriosa e fiabesca Twin Peaks dell’omonima serie TV creata da David Lynch e Mark Frost), dipinte con garbo e sognante nostalgia.