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New York Stories

New York Stories

Leo Finkle è a pochi mesi dall’essere ordinato rabbino. Consapevole del fatto che una moglie aumenterebbe in modo esponenziale le sue probabilità di vedersi assegnata una congregazione, si affida a un sensale di matrimoni di nome Salzman. Quando Salzman gli si presenta a casa con le schede anagrafiche delle candidate, Finkle ha però l’impressione che il sensale stia cercando di raggirarlo… In un convento di South Bronx, una zona così fuori dall’ordine sociale da essere ribattezzata la Riserva, presta servizio Suor Edgar. Insieme alla consorella Grace, Edgar aiuta a localizzare macchine abbandonate e a segnalarle alla banda di Ismael, che poi usa i soldi ottenuti dalla vendita dei pezzi per comprare il cibo ai bisognosi del quartiere. Un giorno durante la distribuzione dei viveri le due suore si imbattono in una ragazzina intenta a frugare nella boscaglia. La ragazzina si chiama Esmeralda e le suore si mettono sulle sue tracce per cercare di toglierla dalla strada… Dopo anni passati a cantare New York nelle canzoni e a leggerla nei romanzi, Joan Didion arriva in città per lavorare ad una rivista di moda. Ha vent’anni, non è mai stata così lontana da casa e appena sbarcata al terminal trova che l’elegante vestito scelto per il viaggio non sia poi così elegante. L’amore per New York scatta immediato: la città è un miraggio che diventa reale, è la realizzazione di tutti i suoi sogni di giovane ragazza di provincia affamata di vita. Passano i mesi, e poi gli anni, e Joan da New York non se ne vuole più andare, almeno fino a che la città non inizia a renderla nervosa, insoddisfatta…

Il fascino di New York è senza tempo, un po’ come le short stories che Paolo Cognetti ha deciso di includere in questa antologia dedicata alla Grande Mela. Affidandosi al criterio cronologico, Cognetti divide i racconti in cinque sezioni (Gli anni ruggenti, La grande migrazione, I love NY, L’età ribelle, Luminosa decadenza di New York) dando voce ad alcuni degli autori – americani e non – più autorevoli del Novecento. Francis Scott Fitzgerald, Joan Didion, Mario Soldati e Dorothy Parker sono solo alcuni dei 22 scrittori presenti nella raccolta e di cui Cognetti seleziona volutamente gli scritti meno conosciuti. Avvicendatisi tra le strade di New York in momenti storici e circostanze molto diverse tra loro, spesso anzi antitetiche, ognuno di questi autori lascia testimonianza del proprio passaggio, narrando in forma di fiction o di autobiografia la metropoli più famosa al mondo. Troviamo così la frenetica New York degli anni Venti, prima che la Grande Depressione ne risucchiasse rovinosamente i sogni; la New York delle grandi migrazioni e della ricerca di riscatto, spesso a spese delle origini europee; la New York dei quartieri alti, dove tra cocktail party e perbenismo avanza la piaga dell’AIDS; e poi ancora la New York delle periferie come Harlem in cui degrado e violenza la fanno da padroni. I racconti sono tutti antecedenti ai fatti dell’11 settembre e questo dona all’antologia un fascino nostalgico molto suggestivo. New York Stories ci parla di un luogo mentale più che fisico: la città come presa di coscienza, come luogo di crescita, come ricordo dei tempi che furono, non solo la città cantata dalla musica e ritratta dai film. È evidente l’amore che lega Paolo Cognetti a questa metropoli e noi gli siamo grati per averci fatto dono di questa testimonianza di amore.