
Casey Carter ha scontato quindici anni di prigione con l’accusa di omicidio colposo aggravato. Il suo fidanzato Hunter Raleigh III era la vittima. Era stato ucciso con due colpi di pistola nella sua camera da letto ed era stata lei a trovarlo e a chiamare la polizia. Ma tutte le prove raccolte avevano accusato lei. Casey la pazza, che in un attimo di follia aveva rincorso e freddato il figlio del Generale, Senatore degli USA, perché gelosa e sul punto di essere abbandonata. La sua avvocatessa aveva fatto un pessimo lavoro e tutto aveva congiurato contro di lei. Casey ha sempre proclamato la sua innocenza e appena fuori di prigione vuole trovare il vero assassino del suo amato Hunter. Così si rivolge alla produttrice del famosissimo programma televisivo Under Suspicion Laurie Moran per riaprire le indagini e trovare chi ha negato la vita all’amabile Hunter e ha rovinato ingiustamente la sua…
L’autrice di questo romanzo è molto famosa per i suoi gialli. Ha pubblicato 56 libri e praticamente ognuno di essi è stato un bestseller. Nel 2007 ha venduto ottanta milioni di copie in un anno, solo negli Usa; tutti i suoi libri sono ancora in stampa per la stessa casa editrice. Nata nel 1927, è morta il 31 gennaio di quest’anno. Ha vinto premi prestigiosi come il Mystery Writers of America nel 2000 e il Premio Agatha alla carriera nel 2010. La mano da giallista è chiara ed evidente. Il racconto si dipana come una ragnatela, organizzato, preciso, circostanziato e i personaggi sono nitidi, netti nelle loro caratteristiche. La scrittura chiara e senza fronzoli regge la storia e la rende facile da leggere. Un poco lento nello svilupparsi e non ci sono punti di grande tensione, né momenti in cui non riesci a smettere di leggere. Il colpo di scena finale è ben congeniato e si percepisce la maestria dell’autrice, la sua esperienza nel raccontare questo tipo di vicende. Il suo essere navigata e avvezza a raccontare queste storie è evidente, ma non penso che sia questo il migliore dei suoi romanzi.