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Oblivion Song Volume 2

Oblivion Song Volume 2

Lo scienziato Bernard Osmond mette insieme una squadra di supermenti per un esperimento innovativo che ha lo scopo di indagare una dimensione parallela a quella terreste. Nella squadra di studiosi sono presenti Nathan Cole (narratore e protagonista principale della storia), la figlia di Osmond Marie, la fisica Leslie McKinley e Katherine Jonas, eclettica scienziata sui generis. Al termine di cinque anni di lavori, il team riesce a costruire una macchina per esplorare le dimensioni parallele: il generatore di vincolo binario. Una volta attivato il meccanismo però succede una catastrofe: il cielo di Philadelphia cambia colore, dal sottosuolo compaiono mostruose creature che distruggono tutto ciò su cui mettono piede e dal cielo enormi uccelli planano mortiferi su ignari passanti. A salvarsi dalla cosiddetta “trasposizione” è solo Nathan, che riesce miracolosamente a riattivare il congegno e trasportarsi in un’altra dimensione, il cosiddetto mondo di Oblivion. Lì scopre che parte del mondo reale è stato catapultato nell’universo parallelo, come pure alcune persone, che inizia a cercare e salvare. Alla fine della missione viene rinchiuso in prigione, ma dopo una decina di anni riesce a liberarsi grazie alla ex fidanzata Heather, che gli rivela la volontà della polizia di trasformare il suo progetto in un’arma. Oblivion è stato un errore o è forse migliore del mondo reale? Come risolvere il dubbio se vivere sulla terra da reietti o in una seconda dimensione più liberi ma anche più esposti al pericolo? E che cosa farà il fratello di Nathan, che ha deciso di costruirsi una nuova vita sulla Terra: seguirà il fratello nell’ultima sua disperata missione?

Il secondo volume di Oblivion Song riprende le atmosfere apocalittiche del primo con una profusione di tavole dark, cupe e in linea con l’immaginario del creatore di Walking Dead. Se siete degli amanti di Spawn, di trame visionarie e colpi di scena (mostri che spuntano da ogni angolo ma anche dichiarazioni d’amore improvvise), della fantascienza al confine con il mistery e la fantasy distopica, non potete farvi mancare la lettura di questa serie, che verrà trasformata a breve in un lungometraggio scritto da Sean O’Keefe (Wonderland). Le tavole sono tratteggiate magistralmente dalla penna di Lorenzo De Felici e dai colori di Annalisa Leoni, con dei tratti molto decisi e nel contempo vicini alle estetiche di Todd McFarlane: un ibrido che piacerà sia a chi è abituato a leggere manga che ai fan delle produzioni Marvel più dettagliate. Quello di Oblivion Song è un mondo oscuro, che prescinde dai supereroi e cerca di trovare persone eccezionali senza troppi superpoteri a combattere con i problemi di tutti i giorni, amplificati da una situazione di emergenza. Un setting più vicino al lettore adulto, ma non per questo meno interessante anche per il pubblico più giovane, che negli effetti speciali prodotti nelle tavole troverà sicuramente pane per i propri denti, affamati di magia, azione e oscurità, sia interiore che esteriore. Una sorpresa dall’impeto indipendente, che si discosta dai mondi di ordinaria amministrazione supereroistica DC e Marvel, proponendo una storia fieramente innovativa. Chapeau.