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Oblivion Song Volume 3

Oblivion Song Volume 3

Nathan Cole esce di prigione dopo tre lunghi anni di reclusione. In questo periodo le autorità giudiziarie hanno concluso che la trasposizione, cioè la comparsa sulla Terra del mondo primitivo e pieno di creature mostruose di Oblivion, non è stata causata da un suo errore, bensì da una forza esterna incontrollabile, che ha portato disastri e lutti a Philadelphia. Nel frattempo Ed, fratello di Nathan, è rimasto a Oblivion e se la sta vedendo con i misteriosi “senza volto”, esseri che sembrano venire guidati da una forza invisibile e dicono di essere stati umani “bisognosi d’aiuto”. L’armata degli altissimi mostri senza viso imprigiona i terrestri in luminosi gusci fluttuanti senza uno scopo apparente, se non quello di usare i corpi e le menti degli umani per sfruttarli come cavie. La nuova minaccia fa impensierire Nathan che vuole tornare a Oblivion per salvare il fratello e i suoi compagni...

Il terzo volume della saga di Oblivion Song si concentra meno su teorie cospirazioniste e politica e spinge di più sull’esplorazione del mondo alieno, aggiungendo un pizzico di suspence allo splatter pieno di mostri che avevamo già frequentato nei capitoli precedenti, con un finale che fa presagire un prosieguo ricco di sorprese. La scrittura di Robert Kirkman è sempre felice, l’inventiva dell’autore di The Walking Dead non perde un colpo e le atmosfere di questi paesaggi mentali più che apocalittici faranno sicuramente la felicità degli amanti della fantasy oscura à la Lovecraft, mescolati a una analisi introspettiva dei protagonisti che vivono la loro condizione a cavallo fra i mondi come una vera e propria condanna. La schizofrenia dei protagonisti si risolve solo tramite il continuo viaggio fra realtà parallele e questa metafora è estremamente adatta al nostro contemporaneo disintegrato dalle catastrofi, anche se i disegni alle volte esagerano nella complessità, tanto che in certe tavole si fa fatica a distinguere quale sia l’umano e quale il mostro. Un mondo immaginifico che non si ferma mai e che vale la pena di seguire con immutata attenzione.