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Oggetti smarriti

Oggetti smarriti

Per recuperare le chiavi dell’auto perse dalla moglie, l’ingegner Bucchi si reca al deposito Oggetti smarriti, dove scopre che non si tratta di un ufficio comunale, ma di una impresa che si occupa di recuperare oggetti persi anche da tempo in cambio di un pagamento o della cessione dell’oggetto recuperato. Dopo la prestazione soddisfacente con le chiavi, Bucchi rimane piacevolmente colpito dall’efficienza del sistema, al punto da commissionare altre ricerche. La possibilità di riportare in vita pezzi del passato sfugge completamente dal suo controllo, al punto da precipitare in un vortice oscuro e senza fine... Lupe non sopporta più la solitudine a cui la propria condizione lo costringe, per questo si è convinto a rivolgersi al maestro horishi Chalom per un tatuaggio che possa cambiare la realtà. Chalom è affascinato dalla perfetta condizione di ermafroditismo in cui Lupe si trova e ritiene necessario realizzare un tatuaggio abbastanza complesso che richiede anni di lavoro. Mentre la realizzazione procede, Lupe suscita l’attenzione delle persone che conosce, come se il tatuaggio avesse il potere di renderlo più affascinante. Ma non era questo il risultato che sperava di ottenere e l’inutilità del tentativo sembra confermarsi quando, una volta ultimato il tatuaggio, nulla sembra cambiare. Se non fosse per quegli occhi stanchi e quelle mani attente che lavoravano sul suo corpo e che ora gli mancano incredibilmente... Teresina vorrebbe tanto diventare una strega come le sue padrone Elvira e Giovanna, eppure loro non la reputano degna di condividere il loro destino. Al contrario le loro attenzioni sono tutte rivolte alla giovane Marianna, loro nipote. Il padre però ha fatto di tutto per evitare che le streghe, con i loro incantesimi, possano attirarla nella loro trappola allontanandola dalla retta via. Teresina del resto sa di meritare più di tutte quel ruolo...

Il Trofeo RiLL e SFIDA sono due concorsi letterari che hanno l’obiettivo di scoprire e valorizzare autori sconosciuti di racconti fantastici, horror, fantasy. La collana Mondi Incantati dal 2003 raccoglie tutti gli scritti dei due trofei, nati rispettivamente nel 1994 e nel 2006. Nei racconti l’attenzione è dedicata al mistero, alla fantascienza, all’inesplorato e all’inspiegabile: curioso è notare come tutti i racconti abbiano come punto di partenza l’uomo, l’essere umano come se fosse l’unica forma di vita possibile, anche per il futuro, persino il più fantascientifico immaginabile. Accanto ai temi più spiccatamente legati alla fantascienza e alla fantasia, si possono individuare le eterne domande e questioni sull’etica, sulla morale, sulla manichea divisione tra bene e male, giusto e sbagliato. I due concorsi letterari hanno luogo in tutto il mondo e contribuiscono a creare una sorta di antica “comunità delle lettere” tra professionisti afferenti ai più diversi ambiti che condividono la passione per la scrittura e la fantascienza. L’interesse per il fantastico ha radici antiche nella storia letteraria di diversi paesi: per l’Italia un riferimento prossimo può essere facilmente individuato nella raccolta di racconti Storie naturali (1966) di Primo Levi. La durata ventennale del premio dimostra come la fantasia umana sia un pozzo inesauribile, come la scrittura possa entusiasmare, come possa essere fonte di evasione, se non di vera e propria professione..