
Gli acquerelli di Piet Grobler disegnano spiagge beige che si confondono con le pennellate blu del mare, dove barche rosse sono arenate sulla sabbia… l’azzurro è un cielo che si mescola ai fiori… il rosso colora le rose e le cime degli olmi al tramonto… il verde è un trifoglio, ma anche una quercia e una selva intera… il marrone è il colore degli stambecchi che si arrampicano sulle rocce mentre noci di cocco vanno alla deriva… il ventaglio della luna, che si apre e si chiude, segna il bianco nel cielo. Agli acquerelli di Grobler, bellissimi, si accompagnano i versi di Jorge Luján, in spagnolo e nella traduzione italiana.
Oh, i colori potrebbe sembrare un albo, appunto, per insegnare i colori ai più piccoli. Può essere anche questo, certo; ma ogni acquerello è un piccolo racconto, ricco di dettagli, di sfumature e di figure nascoste, e l’accompagnamento bilingue dei versi dà delle suggestioni adatte anche ai bambini più grandi. Quelli capaci di vedere una storia nella metafora della notte come una donna ammantata di nero. Non a caso dal libro è stato tratto anche uno spettacolo musicale. Oh, i colori ha vinto il Premio Andersen 2015 per il miglior albo illustrato. Un libro da comprare e conservare, per imparare le varietà dei colori, e da riprendere man mano per trovare nuove storie.