
Gennaio 1949. Gli Alleati si sono spartiti la Germania in quattro zone distinte di occupazione militare. Berlino però diventa fin da subito terreno di contesa. I sovietici decidono di scacciare le altre potenze alleate, togliendo loro tutte le vie d’accesso ai settori occidentali. Il blocco che paralizza la capitale tedesca è una presenza ingombrante anche se il ponte aereo organizzato dagli americani ne consente la difficile sopravvivenza. I neonati servizi segreti si danno già battaglia in questo scenario dissestato e ogni mossa è permessa pur di far prevalere la propria parte. Una guerra non convenzionale che già in molti cominciano a definire Guerra Fredda. Alex Meier ritorna nella sua Berlino dopo averla lasciata nel 1935. Si era infatti rifugiato negli Stati Uniti d’America, essendo di fede ebraica. Il suo ritorno ha uno scopo ben preciso: una missione. Poco tempo prima le sue simpatie comuniste gli hanno procurato rapidamente le ire del senatore McCarthy e quindi un immediato decreto di espulsione. La CIA però ha la soluzione pronta: Alex deve tornare nella sua città natale e raccogliere informazioni sui russi, evitando così la deportazione grazie al favore reso al Governo degli Stati Uniti d’America. Alex si ritrova così invischiato in un pericoloso doppio gioco e il dover spiare la sua vecchia fidanzata, passata dall’altra parte della barricata, complica dannatamente le cose…