
Un impiegato al suo primo giorno di lavoro viene introdotto alla sua postazione e gli vengono fornite le prime informazioni sulle mansioni da svolgere, sulle procedure da seguire e sui colleghi, tra i quali si trovano alcuni personaggi davvero strani... Un giovane imbianchino viene accolto dai compagni che gli affibbiano il nomignolo affettuoso di Bimbo. La squadra deve lavorare alla pittura di un ponte, ma mentre sono all’opera una donna si suicida buttandosi di sotto. Mentre è in volo, gli occhi della donna incrociano per un attimo quelli di Bimbo: lui è quindi l’ultima persona che quella donna abbia mai visto nella sua vita e questa cosa lo lascia profondamente sconvolto... Un ex militare con problemi di alcolismo smette di bere per darsi al cibo, diventando talmente obeso da non essere più in grado di alzarsi dal suo divano e di avere bisogno di aiuto per compiere anche le più banali azioni quotidiane... Al funerale di una donna sono presenti solo cinque persone: il marito, il figlio, il becchino, l’autista della limousine e il prete. A cerimonia terminata, padre e figlio si ritrovano soli in casa, davanti a un tacchino di sette chili offerto loro dal becchino a titolo di condoglianze e di auguri per la festa del Ringraziamento. I due, dapprima con qualche esitazione, cominciano a mangiare il tacchino e ben presto precipitano in una vera e propria forma di parossismo che li porta a ingerire qualsiasi cosa trovino nel loro frigorifero... Una ragazza appena assunta con un contratto interinale come centralinista dell’Ufficio Risorse Umane non riesce a gestire la sofferenza che percepisce attraverso le richieste di persone alla disperata ricerca di un impiego e non si capacita che la sua collega riesca a rimanere indifferente davanti a tanto dolore...
Orientamento è il primo e per il momento unico libro di Daniel Orozco, uno scrittore americano di origini nicaraguensi affermatosi come autore di racconti e ancora poco noto al pubblico italiano. Nella madrepatria il nome di Orozco ha iniziato a circolare tra gli addetti ai lavori già a partire dal 1995, quando il racconto che dà il titolo a questa raccolta venne inserito in un’antologia dedicata ai migliori racconti dell’anno. In seguito, i lavori di Orozco sono apparsi in diverse riviste importanti e in prestigiose raccolte, contribuendo ad aumentare le aspettative nei confronti di questo suo volume di esordio. In effetti ci troviamo di fronte a un lavoro che non ha nulla delle classiche incertezze o imperfezioni che possono contraddistinguere le opere prime. La prosa di Orozco riesce a muoversi con estrema naturalezza all’interno di una grande varietà di registri e questo fa sì che i suoi racconti non siano mai scontati. Al tempo stesso, Orozco non cerca il facile colpo ad effetto o la scorciatoia per sorprendere il lettore: l’effetto di spiazzamento è raggiunto con una grande parsimonia di mezzi espressivi, a volte come sovrapposizione di tanti piccoli e quasi impercettibili slittamenti tematici e stilistici che alla fine si accumulano per produrre un finale in grado di sorprendere chi legge. Sono racconti che spesso strappano al lettore una risata: come si potrebbe non ridere di fronte a frasi come “Ti è permesso scaldare quello che vuoi nel microonde. Cuocere, tuttavia, non ti è permesso”, a “scimpanzé che danno di matto come scimmie” o a “inconsolabili bovini” che “si fanno apprensivi come cervi”? Ma è una risata amara. Sotto la patina grottesca, le storie di Orozco costringono ciascuno di noi a fare i conti con il profondo universo emotivo che si stende dietro la ripetizione quotidiana di gesti banali e a volte privi di un senso apparente. Alla fine, si rimane come la coppia di agenti del racconto L’agente è scontento, che si concedono una pausa tra le loro incombenze per prendersi un caffè insieme sulla spiaggia: si esamina la scena, si accetta la bellezza del mondo. E la bravura di un grande scrittore.