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Paesaggio con mano invisibile

Futuro prossimo. Da qualche anno sul nostro pianeta sono atterrate delle astronavi aliene. I Vuuv, simili a tavolini di granito bassi e larghi, hanno offerto ai terrestri la loro tecnologia avanzatissima e di entrare nell’Alleanza Interspecie per la Coprosperità. Allettati da questa epocale opportunità di progresso, i governi terrestri hanno firmato dei trattati commerciali con i Vuuv che si sono rivelati un vero e proprio disastro. La tecnologia aliena infatti non è gratuita: solo l’1% della popolazione riesce a permettersela e ad avere relazioni da pari a pari con gli alieni. Ricchi e fortunati, questi terrestri vivono in condomini sospesi in cielo, senza più malattie e problemi energetici. Il restante 99% della popolazione è invece precipitato in una crisi spaventosa: le valute nazionali sono state spazzate via dall’inflazione, la classe media si è estinta ovunque, la disoccupazione dilaga e non c’è accesso a nessuna cura medica. I Vuuv inoltre hanno imposto la cultura e l’estetica terrestre che preferiscono, quella dell’America anni ’50, a tutti e nella loro “torre d’avorio” paiono non accorgersi dei problemi che hanno causato al mondo. Il diciassettenne Adam Costello, che ama la pittura e soffre di una gravissima forma di sindrome da intestino irritabile, ha un’idea per salvare la sua famiglia dalla rovina. Sua madre non ha più il suo lavoro in banca e non ne trova nessun altro, suo padre se n’è andato in Georgia non si sa a fare cosa, quindi lui costruisce un sito in cui pubblica video a pagamento del tempo passato con Chloe, la sua ragazza: i Vuuv godono come pazzi a seguire le loro avventure, come una sit-com. Adam e Chloe, per compiacere il pubblico pagante alieno, parlano, si vestono e si comportano come in un film anni ’50. Hanno trasformato il loro amore in un broadcast low-cost e si illudono che questo non abbia conseguenze…

Matthew Tobin Anderson è forse lo scrittore YA più anticonformista degli ultimi anni. La sua filosofia è: il fatto che io scriva per un pubblico di ragazzi o bambini non deve rappresentare per me una limitazione, né dal punto di vista tematico né dello stile. Quindi capita sovente nei suoi libri di imbattersi in sperimentalismi narrativi e allusioni a temi decisamente “adulti”. Lo ha dimostrato in tutte le sue opere e anche nelle pochissime tradotte in Italia, a partire dal profetico Feed, uscito per Fabbri nel 2005 e mai più ristampato (ancora peggio è andata alla saga gotica La storia stupefacente di Octavian Nothing, della quale Rizzoli ha stampato solo il primo capitolo). Lo dimostra ancora una volta in questo magnifico Paesaggio con mano invisibile, in cui un plot di fantascienza classico per non dire abusato – un’invasione/colonizzazione aliena e le sue conseguenze sull’umanità – diventa l’occasione per una satira sociale profonda. Il capitalismo, anche il più sfrenato e classista, è in grado di autoregolarsi grazie alla “mano invisibile” del mercato (quella alla quale si allude nel titolo)? L’arte deve compiacere la committenza e/o cercare di intuire e prevedere i gusti del pubblico per seguirli oppure deve essere sempre sincera e irruenta, la va o la spacca? Quali conseguenze ha una grave crisi economica sulla vita familiare? Come sopravvivere in un sistema sanitario in cui la maggior parte della popolazione non ha accesso alle cure? Perché in momenti di crisi sociale ed economica le idee razziste prosperano? L’amore può reggere alla tensione della collaborazione professionale oppure sentimenti e affari devono sempre restare separati? Domande come si vede inconsuete per questo tipo di prodotti editoriali, per giunta poste in maniera abbastanza esplicita già al primo livello di lettura, senza ricorrere a metafore decrittabili solo da un pubblico adulto. Lo stile è asciutto, i capitoli brevissimi – introdotti ognuno dal titolo di un dipinto del giovane protagonista – sono pieni zeppi di idee e suggestioni, di ironia e sarcasmo, persino di espressioni abbastanza esplicite, ma anche di tenerezza. Un piccolo gioiello.