
“Siamo fatti di residui di stelle”. Di quella polvere che a tonnellate si deposita sulla terra ogni volta che una stella muore, che collassa. Nei nuclei delle giovani stelle, a temperature altissime, l’idrogeno diventa elio che poi si trasforma in carbonio, azoto, ossigeno, ferro… Deriviamo da eventi cosmici. Siamo fatti di carbonio per un 18%, lo stesso carbonio che avrebbe potuto essere pietra, onda, corteccia. “Tutti mangiamo il sole”. Ogni volta che mangiamo una pianta o un animale che ha mangiato una pianta stiamo mangiando il sole: luce ed energia. Il fenomeno della fotosintesi clorofilliana porta un po’ dell’energia del sole in tutto ciò che mangiamo. Ed è stupefacente pensare che funzioniamo a energia solare fin dall’inizio dei tempi. “Gli atomi sono opere d’arte”. Così perfette che se di fronte ad un cataclisma, in procinto di distruggere tutto il sapere, dovessimo scegliere cosa della conoscenza scientifica trasmettere alle generazioni successive, secondo l’illuminato fisico Richard Feynman, basterebbe conservare l’ipotesi atomica. “Tutte le cose sono fatte di atomi – piccole particelle che si muovono in moti perpetui, attraendosi a vicenda quando sono poco distanti tra loro, ma respingendosi quando vengono compresse”: è questa la frase che contiene il maggior numero di informazioni possibili sul mondo. Basta aggiungere fantasia, immaginazione e pensiero e l’universo è dato…
Eating the sun è il titolo di questo meraviglio libro nella sua lingua originale: Piccolo libro illustrato dell’universo è il terzo titolo di Ella Frances Sanders tradotto in Italia da Marcos y Marcos, affidato alla traduzione fedele e appassionata di Ilaria Piperno. E se con Lost in translation, la prima opera, l’autrice ci aveva accompagnato tra una cinquantina di parole densissime di significato e per questo intraducibili pescate in giro per il mondo, con Piccolo libro illustrato dell’universo la Sander ci prende per mano e ci porta a decodificare dal suo poetico punto di vista alcuni tra i più affascinanti misteri dell’Universo. Se in Lost in translation paradossalmente le immagini sembrano ricoprire il ruolo principale nel distillare mille sfumature di significato da singole parole, in Piccolo libro illustrato dell'universo le parole sono abbondanti, più numerose rispetto al segno, eppure ogni singola parola si lega alla successiva veicolando un significato denso. Siamo immersi in un universo semantico ricco; capace di dialogare tanto con i meccanismi scientifici che sono alla base del come l’Universo funziona quanto con il mistero squisitamente esistenziale dell’essere uomini. Nel raccontare questi misteri l’autrice confessa di essere stata più capace di svelare qualcosa di sé. “Dopo l'accoglienza positiva di Lost in Translation ho anche iniziato a consentire un po’ più a me stessa di entrare nel mio lavoro, in modo più personale, e questo credo si percepisca all'interno di Piccolo libro illustrato dell'universo”, racconta l’autrice nell’intervista a Mangialibri. “L’ampiezza della materia trattata ha fatto sì che, naturalmente, sia la scrittura sia le illustrazioni crescessero nel tentativo di contenere tutto”. Il mondo è un luogo articolato e sorprendentemente abitato di infinita poesia, nascosta tra le pieghe di complessi fenomeni fisici, astronomici e naturali. A guardarlo dalla giusta angolazione è un trionfo di fatti e fenomeni ben più sorprendenti di quanto saremmo in grado di inventarci noi uomini, con la nostra fantasia, con i nostri manufatti o con i nostri artefatti. Il libro Piccolo libro illustrato dell’universo è un atlante che raccoglie aneddoti e storie sull’universo, per raccontarli a uomini e donne, dall’adolescenza in su, con un linguaggio fresco e cristallino, ma mai semplificato. Meno adatto ai lettori più giovani, ma capace di restituire lo stupore e la meraviglia con cui da bambini ci affacciavamo sui misteri del mondo.
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