
Londra, 1930. I nuovi clienti di Maisie Dobbs sono due genitori preoccupati che la fidanzata del figlio li abbia ingannati riguardo al proprio passato: un caso semplice, che si chiuderà nei tempi previsti, con la speranza che tutte le persone toccate dalla sua indagine possano riconciliarsi, per quanto possibile, con le sue scoperte e fra loro. Osservando la stanza riflessa nello specchio Maisie pensa a quanta strada ha fatto non solo dal buio e squallido ufficetto di Warren Street, ma dal primo incontro con Maurice Blanche, suo mentore e maestro, all’epoca in cui era a servizio di Lord Julian Compton e di sua moglie, Lady Rowan: entrambi avevano notato il genio della ragazza e le avevano assicurato un’istruzione, dando a una domestica la possibilità di studiare al Girton College di Cambridge. Dalla finestra, l’investigatrice non può fare a meno di notare il suo assistente, Billy Beale, e la sua andatura resa goffa dalla ferita di guerra subita quasi tredici anni prima e mai risolta. Il messaggio urgente appena recapitato da un fattorino proviene da Joseph Waite, il milionario chiamato il Macellaio dei banchieri. Si è fatto da sé, dopo aver iniziato a dodici anni come apprendista macellaio, dimostrando, con l’acquisto del primo negozio a vent’anni, di essere portato per gli affari. Adesso possiede negozi in ogni grande città e assicura ai clienti un servizio accurato, consegne a domicilio, prezzi concorrenziali e prodotti di qualità. All’appuntamento — fissato per le tre, cui il signor Waite potrà dedicare mezz’ora — l’uomo va subito al dunque: la figlia Charlotte è scomparsa e non vuole chiamare la polizia perché attirerebbe uno stuolo di giornalisti sfaccendati. Inoltre, non è la prima volta che la ragazza se ne va da casa. Due giorni prima, a colazione, è scesa in sala da pranzo felice e tranquilla, e un attimo dopo ha cominciato a piangere, poi a singhiozzare, ed è fuggita dalla stanza. Il padre non ha una buona opinione di lei: la ritiene un’attrice nata, viziata e incapace di apprezzare quello che ha; nonostante il suo denaro, non riesce nemmeno ad accaparrarsi un marito. Le condizioni dettate da Maisie, però, per accettare il caso sono chiare: responsabile del benessere di tutte le persone coinvolte, se il motivo della fuga e dell’umore instabile di Charlotte è la discordia che regna in casa, sarà necessario intervenire su tutte le parti coinvolte…
Sono passati dodici anni dalla fine della Prima guerra mondiale, ma sono in molti a dover fare i conti con ferite non ancora rimarginate: non solo traumi che hanno colpito il corpo e causato un’invalidità fisica, ma anche depressione e disturbi psichici causati dalle esperienze vissute e dalle perdite subite. A tutto ciò si aggiunge la crisi economica che, però, non colpisce l’agenzia investigativa di Maisie Dobbs — “psicologa e investigatrice”, come dichiara la targhetta di ottone sulla porta del suo ufficio. La giovane è stata appena assunta da un ricco industriale: la figlia, Charlotte Waite, è scomparsa e, visto che si tratta di una famiglia piuttosto facoltosa, Maisie dovrà rintracciarla e farla tornare a casa senza il coinvolgimento della polizia. Nonostante le indagini ufficiali prendano un’altra direzione, ben presto emerge un collegamento fra la ragazza e altri due casi di omicidio e un possibile suicidio: non solo le tre donne morte sono legate al passato di Charlotte, ma sulla scena del crimine viene lasciato un piccolo indizio, apparentemente insignificante: l’ereditiera è fuggita perché potrebbe essere la prossima vittima? Come nel suo primo romanzo di questa interessante serie — in Inghilterra ne sono stati pubblicati diciassette —, Jacqueline Winspear descrive in modo vivido e coinvolgente il periodo storico in cui avvengono i fatti, quando la nazione è in preda a un profondo lutto dopo la fine della guerra. Anche Maisie, con la sua insolita carriera di cameriera, infermiera, studentessa universitaria e investigatrice, si rende conto di essere fortemente condizionata dal passato, soprattutto da una relazione sentimentale resa ormai impossibile dalle condizioni in cui versa l’uomo che ha amato. Sa di dover pensare al futuro per essere felice, concedendosi la possibilità di legarsi a qualcun altro — i pretendenti non mancano. Ma questo romanzo, oltre a proporre un mistero da risolvere, è anche — o, soprattutto — una storia sulla perdita, sulle difficili relazioni padre-figlia, sul perdono e sulla necessità di concedere una seconda possibilità. Oltre alle originali tecniche investigative ispirate al suo mentore, Maurice Blanche, sono questi suoi problemi personali, le lotte e le scelte quotidiane che deve affrontare a fare di Maisie Dobbs un’eroina moderna, empatica, vera e umana.