
“Voglio fare una poesia ìa ìa / ìa ìa ià / con una porticina ina ina / ina i / come la cabina / zip zip / della doccia / cha-cha-cha / ma che dentro sia un palazzo / alto alto / ye-ye-ye / per entrarci tutti insieme, / i miei mici, i loro amici // anche i mici dei miei amici” e avanti così per la poesia in cui si può entrare. Dai giochi sotto la doccia a quelli sotto il letto, alla colazione in cucina con la torta della mamma “fatta a fette, calda calda”, all’esplorazione giù in cantina dove giace, chissà da quanto, un cartiglio firmato Plino il Vecchio, entrare nella poesia di Cavalli si rivela non solo facile, ma anche gioioso, avventuroso e aperto a ogni scoperta. Perché urge ora ricercare chi sarà questo Plinio e, per farlo, verrà in soccorso l’Enciclopedia che “tutti i dubbi porta via, / più di Google in verità”. Una volta concluso con successo di entrare nella poesia del quotidiano, ecco susseguirsi nel libro altre occasioni poetiche: un indovinello, la lingua e gli scioglilingua, l’acquolina in bocca, il panettone (per restare in tema), il Natale con mascherina (Vinta la pandemia / finito il contagio / strappa questa poesia / lungo il tratteggio. / Sanifica il libro, automedicazione, / al diavolo le rime d’occasione /. Un abbraccione”). Seguono le poesie per stare assieme, quelle “con le pinne, le zampe, le ali” e perfino le “prove di storia”, geniali componimenti di pochi versi, non solo per bambini. Concludono il libro alcune noterelle: una sintetica biobibliografia dell’autore, la spiegazione di alcune parole e il testo di “Pass”, che ha dato vita ad un’opera musicale per coro e quattro voci del maestro Luigi Esposito…
Arricchito dalle brillanti, suggestive illustrazioni di Lisa Laurenti, Paolo Montuschi e Monica Rizzi, Poesie per entrarci dentro è un libro divertente e complesso insieme, acuto e brillante ma anche, a volte, malinconico e meditativo. Gesti, azioni e oggetti quotidiani, avventure tra le pareti di casa, fantasie colorate, giochi di parole e giochi tout court, animali grandi e piccoli, personaggi ed eventi storici noti e meno noti, ma soprattutto di quelli che fanno sognare lo popolano e sono in grado di catturare l’attenzione dei piccoli e grandi lettori o ascoltatori, qualora il testo venisse letto ad alta voce. Nel primo componimento, quello che dà il titolo a tutta la raccolta, l’eco simpatico di Lasciatemi divertire di Palazzeschi incentiva senz’altro a proseguire nella lettura. In una delle noterelle, infine, leggiamo: “Ennio Cavalli scrive libri per grandi e per ragazzi, sperando che i grandi restino sempre un po’ ragazzi e che i ragazzi diventino ogni giorno più grandi e non più vecchi, a differenza di quanto capita agli adulti”. Considerazione e augurio che non possiamo non condividere.