
Viaggiare nel tempo e sistemare qualcosa che nella vita è andato storto è il sogno di molti, anche di chi deve solo correggere un errore di traduzione nella versione italiana di Back to the future... In un liberatorio carteggio destinato ad un Marty McFly rinchiuso in un istituto di igiene mentale, sua madre e sua sorella si sfogano con lui per non aver migliorato nulla nelle loro vite, anzi... E se un giorno la tua nuova videocamera VHS riprendesse il futuro anziché il presente? Se quello che rivedessi sullo schermo fosse tanto diverso da come te lo sei sempre immaginato?... Un disastro ferroviario, un amore che finisce ed il tentativo disperato di impedire che tutto ciò accada, tornando indietro nel passato e trasgredendo il Regolamento del tempo... Un uomo ed una donna ormai adulti, stanchi amanti: l’unica cosa che ancora sembra riuscire ad unirli è un vecchio film visto insieme da ragazzi tanti anni prima...
Nell’ottobre del 1985 debuttava nelle sale cinematografiche il primo capitolo di una delle trilogie più conosciute degli anni Ottanta. Ritorno al futuro divenne immediatamente un film di culto, lanciò definitivamente Micheal J. Fox nell'Olimpo delle star di quegli anni - anche se il ragazzo già era noto al pubblico televisivo per il ruolo di Alex nella serie tv Casa Keaton - ed oggi è un classico che si è guadagnato ben due sequel ed una quasi leggenda metropolitana che vorrebbe l’intero cast della trilogia originale impegnato in un ipotetico Ritorno al futuro 4, con voci che si contraddicono in Rete, un breve trailer su YouTube ed una limpida dichiarazione del regista Robert Zemeckis per nulla intenzionato a rimettere le mani sul suo capolavoro. Prendi la Delorean e scappa è una raccolta di diciotto racconti nata proprio in occasione del trentennale del primo capitolo delle avventure di Doc e Marty McFly sulla loro fiammante Delorean. Come ogni buona raccolta di testi e di autori diversi non sfugge, però, alla legge dell’alto e basso. Sostanzialmente, da una miscellanea di questo tipo ci si aspetterebbe un taglio più “da appassionati”, quasi da nerd, ma inaspettatamente e sfortunatamente non tutte le pagine sembrano possedere questa vena. Alcuni racconti si limitano a parlare di viaggi spazio-temporali, altri utilizzano i personaggi del film per esplorare nuovi punti di vista, altri ancora parlano proprio di Ritorno al futuro e della prima visione al cinema in quel lontano 1985. Purtroppo solamente in alcuni casi, soprattutto all’interno dell’ultima categoria, si riesce a rievocare non solo la pellicola, ma anche quelle atmosfere anni Ottanta che, tra mode e nostalgia, fa sempre piacere riscoprire.