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Processo al lupo

Processo al lupo

Il tribunale degli animali si trova a giudicare la storia di un lupo che ha mangiato un agnello. Si apre l’udienza ed entra l’imputato, Bernardo Lupo, difeso dall’Avvocato Bulldog. Quello dell’accusa, invece, è l’Avvocato De Capris. Il Giudice De Suinis si trova più volte ad intimare il silenzio dell’aula da cui si levano belati, muggiti e ragli. Il primo testimone è Sasha Cinghiale, il vicino di tana dell’imputato. Il secondo è la talpa, di cui viene immediatamente contestata la credibilità, dal momento che dichiara di aver visto tutto! Poi testimoniano i tre porcellini, amici della vittima, e la signora Lupo, la madre di Bernardo. La corte si ritira per deliberare solo dopo aver ascoltato le dichiarazioni dell’investigatore, Sherlock Gufo, la descrizione della personalità dell’imputato da parte del perito, dottor Sigmund Asin, e le arringhe finali dei due avvocati: De Capris descrive il sig. Lupo come un mostro che si è macchiato di un crimine orrendo e arriva a chiedere la pena di morte, Bulldog vede il suo cliente come vittima del flagello della fame e ne chiede l’assoluzione...

L’avvincente ed esilarante caso del lupo che, per fame, ha divorato l’agnello è il primo libro di Stéphane Henrich uscito in Italia, pubblicato dalla Biancoenero, casa editrice da sempre attenta alla leggibilità dei propri testi di narrativa per bambini e ragazzi, sia a livello tipografico, con il font dei caratteri che garantisce la massima chiarezza, sia a livello redazionale, con il testo non giustificato, i paragrafi spaziati e la carta color crema, senza mai rinunciare, però, alla qualità e allo stile della narrazione. In questo senso Processo al lupo è un racconto esemplare, perché, pur utilizzando termini giuridici puntuali, riesce a rendere comprensibile per i piccoli lettori i ruoli e il procedimento di un vero processo, sollevando anche questioni rilevanti dal punto di vista etico. Anche se queste, però, vengono alleggerite dall’ironia del testo e dall’ilarità che suscitano i personaggi, animali umanizzati e illustrati con inchiostro e acquerello. Insomma un libro divertente e istruttivo di un autore che in Francia ha pubblicato diversi libri con L’école des loisirs. Concludiamo con la speranza che Flavio Sorrentino, socio della Biancoenero Edizioni, decida di tradurre, per l’Italia, anche gli altri libri di Henrich.