
L’attenzione del poeta pare rivolgersi in maniera particolare ai bambini; i bambini reali, in carne ed ossa per così dire, della scuola elementare in cui insegna (come ad esempio nella poesia esplicitamente dedicata “ai bambini di classe V a.s. 2019- 2020”, che pare svilupparsi - nella brevità dei suoi tredici versi - alla maniera di un commiato malinconico: “S’appresta la vita ad accogliervi / negli anni più fragili. / Il salto d’età / non è mai un passaggio banale. / Arriveranno fanciulle danzanti / a farvi sognare, / cantanti innamorati / a innamorare. / Immutato resterà / - si spera- / il cuore fanciullo / che crede e tutto d’un tratto / s’avvera.); ma anche il bambino “archetipico” presente in ognuno di noi, e che poi nel peregrinare lungo le vie della vita talvolta perdiamo di vista. Così nella poesia che apre il volume Marco Zungri scrive: “Tu accarezzi le verdi foglie / e di speranza splende il mondo. / Odi l’odore del mare / e la brezza marina / t’accompagna in un sogno. / Non sfiorisce la fiorente / natura dell’essere / o’ bambino che sorridi d’un fiore / e non senti il malessere. / Accoglilo prezioso tra le tue dita / e sarà per sempre / estate fiorita”). Nostalgia dell’infanzia. Zungri scrive alla maniera di un poeta d’altri tempi; e come i poeti dei tempi andati pare avvertire il fascino di Napoli, che esprime in un paio di brevi poesie: “A Mergellina il tempo non passa / è una muta fotografia / di eterna bellezza. / Istante magico, / suono di mare, / tatto di bimbo / profumo di vita”…
Quadernino arancio è il secondo libro di Marco Zungri, giovane autore nato a Rovigo nel 1993; fa da seguito al quasi omonimo Quadernino blu, uscito nel 2020 per le Edizioni La Gru, con prefazione di Eugenio Borgna. La raccolta propone al lettore una sessantina di poesie, con una introduzione della poetessa catanese Cettina Caliò Perroni. Come esplicato dal sottotitolo - La fragilità dell’essere - Zungri pare voler assurgere al ruolo di cartografo dell’anima, o se vogliamo di determinate aree dell’anima, sedate nel chiasso dei giorni: questo interesse marcato per l’infanzia e i bambini, infatti, oltre che richiamare l’esperienza di tutti i giorni del poeta stesso, o piuttosto dell’uomo Marco Zungri - il quale lavora come maestro di scuola elementare - sembra piuttosto far da eco ad esperienze poetiche lontane ormai negli anni, ma con cui il giovane autore intesse ad ogni modo un dialogo alquanto prolifico: da John Keats fino a Giovanni Pascoli. Clinamen è una piccola casa editrice con esperienza ventennale (è stata infatti fondata nel febbraio del 2000 a Firenze). Un editore molto interessante, le cui pubblicazioni riguardano per lo più scritti filosofici, religiosi, storici e politici: si potrebbero passare delle ore sfogliando la vasta bibliografia delle opere già edite, da La catastrofe di Nietzsche a Torino di Anacleto Verrecchia fino a Sull’essenza della critica filosofica di Georg Wilhelm Friedrich Hegel: ce n’è per tutti i gusti, come si usa dire.