
Quando l'amico Angelo lo chiama per chiedergli se per caso non sia disponibile a rilasciare un'intervista ad una giovane e carina aspirante giornalista sempre a caccia di scrittori, lui all'inizio non sa cosa rispondere. Infondo, fino a qualche minuto fa si stava godendo lo spettacolo dei suoi vicini di casa che scopavano nell'appartamento di fronte! Poi eccolo lì, il giorno dopo, seduto in una enoteca ad aspettare la giornalista, e lui scrittore a sbevazzare vino in attesa che la ragazza si faccia viva. Qualche minuto dopo eccola che gli si presenta: si chiama Federica ed è veramente carina. La prima domanda che gli fa e sull'essere impegnato politicamente come scrittore. Lui sorseggia un po' di vino e comincia raccontando di una band di tre ragazzi che, nel 1978, suonava in un pub di Crawley, nel West Sussex. Si chiamavano i The Cure e, in quello stesso anno, usciva il primo EP dei Joy Division, Margaret Thatcher non si era ancora insediata e in Italia Aldo Moro veniva rapito dalle Br...
Quando il comunismo finì a tavola è un saggio agile e divertente che ripercorre la storia della sinistra italiana dagli anni '70 ad oggi. L'escamotage narrativo è un'intervista tra uno scrittore e una aspirante giornalista. Così, tra battute brillanti e citazioni dal sapore nostalgico, si dipana la storia (disastrata) della sinistra italiana o, come l'autore la definisce nei ringraziamenti finali, del «Pdsdspd - Partito democratico di sinistra dei democratici di sinistra del partito democratico», aggiungendo di non aver mai capito «se durante le loro evoluzioni siano rimasti di sinistra, ma democratici sicuramente». Così dal 1978 ai giorni nostri, procedendo in avanti di undici anni in undici anni, il lettore ripercorre brevemente alcuni fatti che hanno segnato la storia della sinistra: dal rapimento Moro alla caduta del muro di Berlino, dalla svolta della Bolognina alla nascita di Slowfood, fino al referendum dello stabilimento Fiat di Mirafiori. Un volume agile, non di approfondimento, ma che potrebbe essere una buona introduzione per un adolescente che volesse iniziare un percorso di studio. A tutti gli altri, dalla focaccia mangiata nel 1978 dal protagonista fino alla cena consumata a tavola mentre le Torri Gemelle cadevano giù, resta l'amaro in bocca per una sinistra che poteva essere migliore.
Quando il comunismo finì a tavola è un saggio agile e divertente che ripercorre la storia della sinistra italiana dagli anni '70 ad oggi. L'escamotage narrativo è un'intervista tra uno scrittore e una aspirante giornalista. Così, tra battute brillanti e citazioni dal sapore nostalgico, si dipana la storia (disastrata) della sinistra italiana o, come l'autore la definisce nei ringraziamenti finali, del «Pdsdspd - Partito democratico di sinistra dei democratici di sinistra del partito democratico», aggiungendo di non aver mai capito «se durante le loro evoluzioni siano rimasti di sinistra, ma democratici sicuramente». Così dal 1978 ai giorni nostri, procedendo in avanti di undici anni in undici anni, il lettore ripercorre brevemente alcuni fatti che hanno segnato la storia della sinistra: dal rapimento Moro alla caduta del muro di Berlino, dalla svolta della Bolognina alla nascita di Slowfood, fino al referendum dello stabilimento Fiat di Mirafiori. Un volume agile, non di approfondimento, ma che potrebbe essere una buona introduzione per un adolescente che volesse iniziare un percorso di studio. A tutti gli altri, dalla focaccia mangiata nel 1978 dal protagonista fino alla cena consumata a tavola mentre le Torri Gemelle cadevano giù, resta l'amaro in bocca per una sinistra che poteva essere migliore.