Salta al contenuto principale

Quasi padre

Quasi padre

Cosa succede quando si diventa padre? Come ci si sente a essere un “quasi padre”? È arrivato il momento della resa dei conti, quello in cui dopo nove intensi mesi, finalmente un giovane padre incontrerà suo figlio. Sono stati mesi in cui ha fantasticato su che faccia potesse avere quel battito, su come sarebbe stato stringere tra le braccia un fagotto che non fosse una tutina imbottita di calze. Un periodo apparentemente lungo, in cui le domande, le paure, i ricordi hanno scandito ogni singola giornata. Giorni in cui, forse, la sensazione di non essere abbastanza si fa più invadente. Giorni in cui è necessario fare i conti con quel dolore, ancora vivo, chiaro in testa, ma ormai superato. Giorni in cui si ha bisogno di rivedere i rapporti, valorizzarli, recuperarli, sviscerarli. Giorni in cui si cresce, ancora, pronti ad accogliere un cambiamento epocale: la paternità. Sperando di non svenire in sala parto...

Quasi padre inizialmente era una sorta di diario in forma di post su una pagina Facebook. Un orticello personale, intimo, un modo per esprimere delle emozioni senza filtri e in totale libertà. Il foglio bianco di un giovane ragazzo romano in procinto di diventare padre. Eppure i post di Christian Bergamo, in cui racconta come sta vivendo la sua imminente paternità, diventano a breve virali sui social e ottengono velocemente il supporto di una vasta community. È così che una pagina su Facebook mette le radici per la realizzazione di un libro omonimo grazie all’operazione di crowdfunding su BookaBook e alla lungimiranza di Longanesi. Quasi padre accende finalmente una luce in stile interrogatorio su una figura a volte in ombra, il quasi padre, appunto. È un diario che parte dalla fine, ovvero da quando Christian si trova in ospedale a poche ore dall’incontro con suo figlio. Sono pagine ricche di emozioni, semplici, in cui il presente si intreccia con il passato, non troppo lontano, ma un po’ più lontano dalla nascita di un figlio. Le pagine del diario di Christian sono semplici, ironiche, divertenti, nel tentativo ben riuscito di descrivere, senza minimizzarlo, un evento molto importante nella vita di un uomo e tutte le emozioni, i dubbi e le paure che possano accompagnare questo momento, alternati all’entusiasmo e all’eccitazione di avere un figlio. Christian scava nella sua emotività e lo racconta, racconta del rapporto con i genitori, con la sorella, con gli amici e con la compagna. Come se sia necessario passare in rassegna tutte le persone più importanti della propria vita, spettatori immancabili e attivi di uno spettacolo unico: quello della felicità.