
Kelsea Raleigh Glynn siede immobile sui rami di un albero, mentre guarda arrivare un drappello di soldati a cavallo che si dirigono verso la fattoria in cui è cresciuta. Indossano le uniformi grigie della guardia reale dei Tearling e sono lì per portarla via. Vogliono solo vedere il segno e il gioiello: una lunga cicatrice dalla forma di una lama di pugnale che va dal polso all’avambraccio e uno splendido zaffiro blu dai poteri magici che pende da una catena d’argento purissimo. Adesso la ragazza può seguirli e abbandonare per sempre Carlin e Bartholemew, Barty il buono, coloro che l’hanno accudita come una figlia. Perché in realtà, Kelsea, cresciuta in esilio, è la regina di quei soldati; è la figlia della regina Elyssa; è l’erede al trono del Tearling e ora che ha compiuto il diciannovesimo anno d’età deve salire al potere, proprio come tutti i suoi predecessori. Ecco perché ora deve seguire le guardie e dirigersi alla Fortezza: quel trono le spetta di diritto. Ma deve stare attenta perché, protetta solo dalle guardie e dal suo zaffiro, la aspetta un viaggio pericoloso in cui dovrà difendersi da cospiratori e nemici che non vogliono la sua incoronazione e tenteranno di fermarla ad ogni costo con tradimenti, agguati e incantesimi...
The queen of the Tearling è il romanzo d’esordio della scrittrice americana Erika Johansen, la quale ha affermato più volte che il personaggio di Kelsea è nato nel 2007 quando, mentre ascoltava un discorso dell’allora senatore Barak Obama, fu colta dall’ispirazione a causa della tenacia, l’idealismo e la diversità che quell’uomo, che sarebbe diventato il presidente degli Stati Uniti, trasmettevano. Doti che l’autrice ha sapientemente trasferito nella costruzione della sua protagonista: Kelsea metterà tutta sé stessa per prendere ciò che le spetta di diritto. Affronterà un lungo viaggio; si scontrerà con i suoi nemici e soprattutto si dovrà confrontare col giudizio di un popolo che non la conosce e con un sistema di potere ormai compromesso. Sin dalle prime pagine The queen of the Tearling si rivela un concentrato di avventura, suspense, mistero; un romanzo che al fantasy coniuga una visione quasi distopica della realtà (dopo una catastrofe, è emersa una lingua di terra selvaggia in cui una parte di umanità ha deciso di vivere per allontanarsi dal mondo moderno ormai decaduto). Un romanzo che ha colpito sin dalla sua comparsa, convincendo la Warner a trasformarlo in una pellicola la cui protagonista sarà Emma Watson. Ad arricchire l’edizione italiana ci sono le illustrazioni di Roberto Recchioni, nome noto per gli amanti di Dylan Dog. In attesa che l’avventura continui col secondo episodio della saga.