
C’era una volta un uccellino che non sapeva fare niente. Alla nascita tutti avevano rotto il guscio, lui non ci riusciva. Quando era piccolo tutti mangiavano le bacche sui rami, lui non ci arrivava. D’estate tutti nuotavano, lui non stava a galla. All’alba tutti cantavano, lui era stonato. Allora cercò una soluzione. Quando gli altri pescavano, lui usava una rete: ma i pesci gli passavano attraverso. Quando gli altri volavano, lui si legava a un palloncino. Ma poi questo si sgonfiò e lui finì su un prato. E allora rimase lì, da solo, a guardare gli altri uccellini volare via. Poi si avvicinarono dei fiori, che non sapevano come affrontare l’inverno. Poteva aiutarli: questo lui lo sapeva fare…
È un brutto anatroccolo moderno, questo interpretato dall’esordiente Satoe Tone, un’illustratrice giapponese che ha studiato alla scuola inglese. Come nella celebre fiaba di Andersen, l’uccellino di Tone è diverso da tutti gli altri. Non viene accettato dal gruppo per colpa della sua diversità (raffigurata ironicamente da una coda a forma di fiorellino), nasce e cresce in perfetta solitudine, tra la delusione, la tentata riscossa e lo sconforto finale. Fino a quando la parabola della vita lo porta a una completa trasformazione, che lo fa diventare qualcos’altro. Ma in questo racconto il piccolo protagonista non si trasforma in un cigno, non diventa il più bello di tutti. Finisce solo su un prato e muore. Solo che la storia continua, e la morte lascia posto ad altra vita: è con l’arrivo della primavera che l’uccellino si trasforma in un grande albero, pieno di foglie, di fiori e di frutti. Diventa così grande, così bello e colorato che tutti gli altri uccelli vogliono farci il nido. È un inno alla vita e alla rinascita, è la vittoria dei più deboli e la ricerca inesauribile del proprio posto nel mondo. Così l’illustratrice interpreta la più grande avventura di ogni essere vivente, dalla nascita fino alla morte, passando attraverso una strada che si rivela diversa per ognuno di noi. Non tutti possono essere uguali agli altri, ognuno ha un suo percorso e un suo destino. Come recita la frase posta sulla quarta di copertina, «ci sono molti modi per volare. L’importante è trovarne uno». Con colori soffusi e una straordinaria attenzione al dettaglio e a quel particolare che sa catturare l’occhio in una tavola, Satoe Tone interpreta in modo delicato questa fiaba moderna. Con un pizzico di ironia trasforma la triste vicenda dell’uccellino in un susseguirsi di scenette divertenti, piene di tenerezza e comprensione. È un susseguirsi di paesaggi luminosi e dorati, cieli azzurrini e celestiali, di foglie arrampicanti che sembrano cesellate sul foglio e di fiori dall’aspetto soffice e morbido, come il piumaggio dell’uccellino. Un albo che vi commuoverà.
È un brutto anatroccolo moderno, questo interpretato dall’esordiente Satoe Tone, un’illustratrice giapponese che ha studiato alla scuola inglese. Come nella celebre fiaba di Andersen, l’uccellino di Tone è diverso da tutti gli altri. Non viene accettato dal gruppo per colpa della sua diversità (raffigurata ironicamente da una coda a forma di fiorellino), nasce e cresce in perfetta solitudine, tra la delusione, la tentata riscossa e lo sconforto finale. Fino a quando la parabola della vita lo porta a una completa trasformazione, che lo fa diventare qualcos’altro. Ma in questo racconto il piccolo protagonista non si trasforma in un cigno, non diventa il più bello di tutti. Finisce solo su un prato e muore. Solo che la storia continua, e la morte lascia posto ad altra vita: è con l’arrivo della primavera che l’uccellino si trasforma in un grande albero, pieno di foglie, di fiori e di frutti. Diventa così grande, così bello e colorato che tutti gli altri uccelli vogliono farci il nido. È un inno alla vita e alla rinascita, è la vittoria dei più deboli e la ricerca inesauribile del proprio posto nel mondo. Così l’illustratrice interpreta la più grande avventura di ogni essere vivente, dalla nascita fino alla morte, passando attraverso una strada che si rivela diversa per ognuno di noi. Non tutti possono essere uguali agli altri, ognuno ha un suo percorso e un suo destino. Come recita la frase posta sulla quarta di copertina, «ci sono molti modi per volare. L’importante è trovarne uno». Con colori soffusi e una straordinaria attenzione al dettaglio e a quel particolare che sa catturare l’occhio in una tavola, Satoe Tone interpreta in modo delicato questa fiaba moderna. Con un pizzico di ironia trasforma la triste vicenda dell’uccellino in un susseguirsi di scenette divertenti, piene di tenerezza e comprensione. È un susseguirsi di paesaggi luminosi e dorati, cieli azzurrini e celestiali, di foglie arrampicanti che sembrano cesellate sul foglio e di fiori dall’aspetto soffice e morbido, come il piumaggio dell’uccellino. Un albo che vi commuoverà.