
La figlia di un proprietario terriero bianco scopre che i pregiudizi razziali con cui è stata cresciuta non sono poi così fondati... Un giovane pieno di vita si sveglia all’alba e riflette sulla morte nello sfondo del veld... Il vecchio cuoco Gideon, al servizio della famiglia Farquar, conosce una pianta miracolosa, ma apparentemente non vuole rivelare di cosa si tratta... Il “Lungo” sa trattare con le bestie, ma sembra incapace di gestire le sue mogli... Un complicato triangolo tra l’inquieta Julia, l’irriverente Kenneth e il pacifico Tom... Un marito ingannato sorveglia il bush... Una vecchia casa abbandonata diventa il campo di gioco di due bimbe... La solitudine di un’elegante signora e l’appagante frustrazione della sua relazione extraconiugale... Un’invasione di locuste per nulla eccezionale... Il dramma esistenziale della signora Molly Slatter secondo gli occhi di una fanciulla... Le avventure di un cucciolo e del suo mentore canino nel veld...
I racconti di Doris Lessing sono nostalgici, delicati, irrequieti. Si susseguono fugaci sinestesie e memorie durevoli, incastonate nel contesto storico e paesaggistico dello Zimbabwe coloniale. Emerge frequentemente, in modo garbato ma significativo, la questione razziale e i rapporti tra indigeni e coloni, aspetto di particolare rilevanza in racconti come Il vecchio capo Mshlanga o La magia non è in vendita. Di enorme importanza è la natura, il paesaggio africano entro cui i personaggi – umani e animali che siano – si muovono, agiscono, pensano, vivono e muoiono, come in Alba sul veld, o con cui sono in lotta – Una modica invasione di locuste. Il paesaggio africano avvolge, ne plasma gli abitanti, li travolge e li sconvolge, e ne fa percepire tutta l’umana piccolezza, segnandone i cuori al tempo stesso con la sua libera immensità che il dominio dell’impero britannico non è riuscito a piegare.