
Quel mazzo di carte è stato un vero affare, Italo ne è certo. Il contabile del clan camorrista dei Casalesi, collezionista di carte da gioco napoletane, intuisce con una sola occhiata che quello è un mazzo speciale, ma di sicuro non può immaginare che quello che gli è capitato per le mani al mercato delle pulci sia proprio l'opera ultima del grande artista casertano 'O Cartarolo. Nemmeno ci crede un tipo pratico come lui alla storia delle carte maledette, 'O Mazz, com'è stato soprannominato secondo la leggenda, il portatore di morte. Eppure eccolo li, come uscito dalla fantasia delle fandonie popolari, il bizzarro oggetto sembra minacciarlo con i suoi fanti e re, ignudi e storpi, e le sue regine decadenti e deturpate. Povero Italuzzo, e se quello fosse veramente il nefasto oggetto?... Irene cerca la verità, sa che non può trovarla nelle parole di sua madre e neppure nel determinato silenzio di suo padre, inutile cercarla tra gli altri abitanti del villaggio perchè nessuno fa domande, nessuno oltre a Irene si chiede se esista qualcosa al di fuori dei confini del villaggio di palafitte in riva al lago dal quale sembra non esserci possibilità di fuga. Questo confine invisibile che la stritola e la tormenta ha un segreto che trova le sue fondamenta negli antichi ruderi di cristallo della grande isola e nei vaneggiamenti di un uomo sfuggente, emarginato dalla comunità e nelle sue memorie ingiallite...Non solo il colloquio è stato stranamente rapido ed indolore, ma per la prima volta dopo 8 mesi di ricerca finalmente Leonardo ha un lavoro. Certo ancora non sa perchè la misteriosa Fondazione Lasswitz lo paghi per leggere e interpretare combinazioni apparentemente casuali di cifre e lettere sparate dai computer alla ricerca di qualcosa di “interessante”. Insomma, un lavoro vero con posizione contributiva in regola e una dignitosa retribuzione fissa è una vera fortuna al giorno d'oggi e il disoccupato Leonardo non può permettersi troppa curiosità. Ma le domande sorgono spontanee, chi finanzia il progetto della fondazione e soprattutto qual'è il vero scopo di questa ricerca?...