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Romancing Miss Brontë

Romancing Miss Brontë
Ad Haworth, un tranquillo villaggio dello Yorkshire, vivono Charlotte, Emily ed Anne Brontë: fervida l’immaginazione e innato il talento letterario, le tre ragazze conquisteranno il mondo, superando i confini del loro tempo e della remota campagna inglese nella prima metà dell’800. Le sorelle Brontë incarnano fedelmente tutte le contraddizioni dell’Inghilterra Vittoriana, in cui se alle donne non è riconosciuto neanche il diritto di esprimere le proprie opinioni, è assolutamente pacifico che sono soltanto gli uomini i protagonisti della storia. Branwell è il fratello di Charlotte, Emily ed Anne, l’unico figlio maschio nella famiglia Brontë; è un ragazzo brillante e colto, ma totalmente privo di equilibrio e di una solida spina dorsale; proprio lui sarà causa di grandi sofferenze per il padre Patrick - un pastore anglicano, che nell’erede maschio depone tutte le sue speranze - e fonte di continue frustrazioni per tutta la famiglia. Innamoratosi di una donna sposata, si perderà nei fumi dell’alcol e dell’oppio, condizionando profondamente anche la vita delle tre sorelle. Ma Charlotte, Emily e Anne, scoprono nella scrittura e nell’immaginare storie un modo tutto loro di fuggire da un contesto tanto costrittivo; diventano scrittrici appassionate, caparbiamente intenzionate a non buttare alle ortiche le loro straordinarie doti narrative e di fantasia. Trovano il coraggio di superare astutamente i rigidi vincoli imposti alle donne, rese esseri silenziosi, in un tempo in cui esprimere liberamente se stesse appariva a dir poco inopportuno, oltre che poco femminile. Ricorrendo all’uso degli pseudonimi, nascondendosi dietro identità maschili, le sorelle Brontë pubblicano i frutti del loro talento poetico e con il loro successo sconvolgeranno il tradizionale e bacchettone mondo letterario dell’Inghilterra del XIX secolo…
“Scrivere poteva essere il sentiero per raggiungere la gioia perfetta. Offriva un modo per vivere appagati in un mondo tanto monotono che lasciava ben poca speranza al cambiamento”. In un appassionante percorso che si muove nel solco della verità storica, le tre sorelle attraversano l’isolamento, l’amicizia, il dolore estremo, il successo, la felicità e l’amore, in tutte le sue sfumature. In particolare Charlotte, verso il suo insegnante di Bruxelles, nei confronti del giovane editore che la porta al successo e, inaspettatamente, anche per il conservatore Arthur, giovane pastore, collaboratore del padre nella sua curazia. Tutto ciò darà loro il materiale prezioso per produrre capolavori romantici che la storia della letteratura ci ha consegnato: da Jane Eyre a Cime tempestose. Il finale sorprende ma, si sa, la vita stessa è inaspettata, ed il romanzo riporta i fatti realmente accaduti. Juliet Gael, l’autrice, originaria del Midwest, è cresciuta nel Kansas, dove ha studiato letteratura francese. Si è specializzata in studi del Cinema a Los Angeles per poi trasferirsi a Parigi, dove ha lavorato perlopiù come sceneggiatrice. Romancing Miss Brontë è il suo primo romanzo. Attualmente, la Gael vive in Italia, a Firenze, dove dopo il successo ottenuto con il suo primo romanzo biografico, ha deciso di dedicarsi ad una seconda prova, in cui racconterà di Mary Shelley, meglio nota come la creatrice di Frankenstein. Se la vicenda umana delle sorelle Brontë è di per sè stupefacente, è anche vero che Juliet Gael è riuscita a raccontarla con grande maestria, consegnando alle stampe un romanzo che è un vero piacere leggere. Le passioni e i drammi dei figli di Patrick Brontë (le tre sorelle e il fratello Branwell) sono descritti con grande attenzione alle sfumature dell’anima, per saziare anche i palati più romantici, travalicando gli angusti confini biografici - anche per supplire a talune lacune nelle fonti storiche - e dipingere così un quadro perfettamente compiuto, senza mai trascendere nell’eccesso di particolari. La cupa atmosfera di casa Brontë è trasmessa al lettore col talento di un regista cinematografico e non è infrequente la sensazione di trovarsi immersi nel groviglio delle emozioni di Charlotte e di tutta la sua famiglia. È ricca la tavolozza da cui l’autrice attinge per delineare le  diverse tonalità caratteriali dei personaggi: dalla genialità auto-dannata di Branwell alla dolcezza di Anne, dall’asprezza poetica e sublime di Emily, all’equilibrio e alla forza morale di Charlotte. Il romanzo è un pezzo imperdibile per gli appassionati delle sorelle Brontë, ma è anche per tutti un prezioso scrigno del valore dell’amicizia, dello spirito di sacrificio, della perseveranza, della scrittura come ricerca della verità. “Il libro finisce, l’incantesimo continua... è l’animo che parla all’animo”.