
C’è un uomo che si arrampica con furia, ha una borsa a tracolla buttata dietro la schiena. Con lui, una donna magrissima con il ventre tondo. Cercano un posto dove la bambina possa nascere e stare bene. Forse lo hanno trovato: qui ci sono grumi di sale sul sentiero, in lontananza si vede la distesa scintillante del Mare Grande, un rapace è appena volato vicino a loro e ci sono addirittura dei fiori che spuntano dalla terra. Può essere un buon posto, questa salina. Quando la bambina nasce, è subito chiaro che si tratta di una bambina speciale. Le donne che aiutano Anahì a partorire lo sussurrano tra loro: la bambina è polimorfa. Un salto di specie. Le rasano i capelli, appena nata. Ma i capelli ricrescono. Cercano di marchiarla, ma la sua pelle cancella in un attimo il segno che cercano di imprimerle. È l’unica ad avere ancora i capelli, nella salina. Gli altri bambini la guardano con sospetto, ma un po’ la temono. Salisedine - Salis - cresce bene, e impara con una rapidità sorprendente. Come si è arrivati a tutto questo? Perché il Regno Minerale ha conquistato la supremazia? Salis lo chiede così tante volte… Suo padre: per colpa dell’ignoranza. Sua madre: cominciarono distruggendo la cultura, poi la scienza. Ma in che modo? Come è successo? E si fa ripetere la storia…
Lo scenario è genuinamente post-apocalittico: una catastrofe ha devastato il pianeta, molte specie animali si sono estinte, nascono sempre meno bambini, le città sono ruderi e mantengono un qualche interesse soltanto se ospitano vecchi centri commerciali nei quali si possono ancora trovare scatolette di cibo scaduto. L’equilibrio tra i Regni Animale, Vegetale e Minerale si è rotto, ma non è chiaro come risolvere il problema, ciascuno fa le sue ipotesi o immagina le spiegazioni più fantasiose. Anche David, pur essendo uno scienziato, ha bisogno di tempo per capire, soprattutto da quando le cose hanno cominciato a cambiare così in fretta. In questo incubo, il genere umano teme più di ogni altra cosa il salto di specie, cioè l’effetto che la Metamorfosi ha sugli esseri viventi. La Metamorfosi innesca misteriose mutazioni imprevedibili e sconosciute, che vanno ad alimentare le peggiori fantasie. Ma è davvero così o tutto questo è soltanto l’effetto della paura, la sua implacabile conseguenza? Daniela Morelli è scrittrice, drammaturga, librettista d’opera e sceneggiatrice. Paolo d’Altan correda la storia di belle illustrazioni. Piacerà a giovani lettori e lettrici dai 12 anni in su, che abbiano voglia di leggere una storia che parla di disastri, ma anche di speranza e di ecologia.