
Il primo passo è superare il tabù. Per vent’anni era stato questo. Una tentazione, un desiderio represso, una lotta persa in partenza. Ma in fondo, farsi un tatuaggio non è forse qualcosa di così importante come qualunque altro rito di passaggio? Crescere, cambiare, diventare uomini! Bisogna, però, decidere bene “cosa” tatuarsi, nulla di ridicolo, nulla di approssimativo. È in quel di Genova, durante le vacanza pasquali, che il protagonista, così combattuto se tatuarsi o meno, trova una iscrizione su un’antica meridiana in un museo: Vulnerant omnes, ultima necat, cioè “Tutte feriscono, l’ultima uccide”. Tornato a Parigi, incontra Dimitri, un carismatico tatuatore col quale stringe in breve amicizia. Tatuarsi quel solenne memento latino sul plesso solare sarà l’inizio del suo viaggio e Dimitri sarà il suo traghettatore! D’ora in poi le donne rimarranno stregate da quella scritta, l’amore sarà qualcosa di diverso e quelle parole daranno un senso nuovo alla sua vita. Almeno fino a quando la prima metà del tatuaggio non inizia improvvisamente a scomparire…