
Nara Todini è una ragazza alla ricerca di una sua strada, che perde l’ennesimo lavoro facendo in modo, quasi senza rendersi conto, di venir licenziata dal locale dove fa la cameriera in prova. Da tempo ha pensieri e incubi ricorrenti, tutti inerenti la figura del fratello, scomparso molti anni prima in circostanze misteriose, o forse sarebbe più corretto dire: in circostanze di cui lei non ricorda né ha mai ricordato alcunché di preciso. Natan Tale, stesse iniziali di Nara, è uno scrittore e poeta in erba, ha già pubblicato qualcosa ma si tratta di un infinitesimo rispetto a quanto scrive ogni giorno sul proprio immancabile taccuino, che si porta dietro ovunque e alla cui segretezza tiene più che a se stesso: anche lui ha un mistero il cui disvelamento è una missione che lo opprime, non conosce il motivo della brutta e lunga cicatrice che ha su un polso. Da quando si incontrano, su una panchina di una cittadina in cui sono capitati in fondo per caso, si piacciono, iniziano in breve ad essere confidenti e decidono di fare un viaggio insieme: la destinazione la deciderà Laura, che opta per la propria città natale, ove con l’aiuto di Natan, pur presentendo che vi saranno rischi e minacce frequenti, intende portare a termine la scoperta di cosa è esattamente avvenuto al fratello…
Quest’ opera, che presenta toni tra il giallo e il mistery, con in più qualche elemento di romanticismo, è scritta in modo efficace quanto semplice, grazie soprattutto all’alternanza continua di punti di vista tra i due personaggi, impersonati dai due scrittori: il viaggio viene, così, scandagliato oltre che nelle proprie tappe esteriori - pure sempre suggestive o spaventose - anche nell’interiorità di ambedue i protagonisti, che dovranno cercare di scoprire, tra sette sataniche e altri enigmi, quanto sia avvenuto anni prima, e questi eventi costituiranno un destino che lega i due personaggi principali tra di loro. Piace soprattutto il meccanismo a incastro proposto dalla trama, non priva di soprese e nella quale si riesce a inserire ogni principale snodo narrativo al momento giusto, senza che il lettore possa vedere la propria meraviglia offuscata dal presentimento degli eventi. Lo stile è trascinante pur senza essere particolarmente ricercato, adatto ad ogni tipo di lettore ma in particolare senz’altro in grado di essere apprezzato da giovanissimi o adolescenti. Si aspettano a questo punto con fiducia i due autori alla prova della seconda opera, visti i così positivi risultati di questa loro collaborazione artistica.