Salta al contenuto principale

Scrivimi

Scrivimi
 Interno notte. Primo piano: una grande scrivania antica, con una lampada da tavolo accesa. Sullo sfondo, appena accennati, si intravedono i contorni di una persona sdraiata a letto. Una persona anziana. Sottofondo musicale, un vecchio tango suonato da un grammofono, con la puntina che salta ed il fruscio tipico dei vecchi dischi in vinile. Una storia con pochi personaggi: uno zio anziano e taciturno, geloso della propria privacy e poco incline a manifestare i propri sentimenti, che possono al massimo trapelare da uno sguardo e da un gesto. Un nipote bene educato, attento a non oltrepassare il confine di quella privacy ma, allo stesso tempo, preoccupato dello stato di salute – del fisico e dell’animo – di quello zio. Un volto femminile, indefinito perché formato da tanti volti che si succedono, vanno e tornano, si perdono.... tutti diversi, ma con qualcosa di simile a “vecchie attrici del genere di Olivia de Havilland, quelle che non perdono mai un’aria di stupefatto candore anche nelle situazioni più torbide in cui il destino le va a cacciare”…
Una storia che dura poco più che un tango, e che è permeata della stessa struggente malinconia. Una storia delicata, nostalgica, che sospira per ciò che fu e che non è più, che si spegne sfumando e resta nella memoria come il ricordo di un sapore, magari quello delle caramelle che si mangiavano dalla vecchia zia quando si era bambini. Una storia che si legge tutta di seguito, lasciandosi rapire, così come si ascolta la musica, in penombra, per meglio intravedere i chiaroscuri creati dalle emozioni. Una sola avvertenza: bisogna ricordarsi, di tanto in tanto, che la voce narrante appartiene ad un uomo. L’uso delle parole, e la delicatezza delle atmosfere, non sembrano appartenere, infatti, ad una voce maschile, ma sembrano provenire da una “tremebonda pulzella” d’altri tempi. È l’unica nota stonata in questa melodia. Ma si sa: il tango è fatto anche di questo, di suoni dissonanti che compaiono all’improvviso, mentre la melodia cattura e affata.