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Siate diversi – Storie di una vita con l’Asperger

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Molti di loro vengono etichettati in giovane età come “smanettoni”, “fissati” o “nerd”, o con altri nomignoli che suggeriscono una certa differenza con la gente che li circonda. Spesso dicono la cosa sbagliata al momento sbagliato, faticano ad esprimere correttamente i loro sentimenti o mostrano difficoltà nel relazionarsi con i pari. Hanno difficoltà di comunicazione, anche se normalmente vantano un vocabolario notevole, in particolare per le competenze tecniche. Sono intelligenti, spesso con Q.I. altissimi, ma non sono in grado di trovare strategie utili al superamento delle difficoltà relazionali. Fanno parte della popolazione Autistica e si chiamano “Asperger”; vengono considerati asociali o solitari, talvolta dei disadattati e la maggior parte delle persone li considera invalidi perché vista da fuori, la sindrome di Asperger consiste in una serie di manie e bizzarrie comportamentali, visibili persino dal modo di camminare o dall’espressione del viso. Ma le persone Asperger non sono invalide, anche se alcune di loro possono effettivamente presentare alcune disabilità. Sono semplicemente diverse dagli altri. Così come tutti noi siamo diversi l’uno dagli altri. Su quest’onda si muove la corrente di pensiero delle neurodivergenze, ovvero l’idea che sia normale ed accettabile avere un cervello che funziona in modo diverso gli uni dagli altri. Invece di pensare che sia sbagliato o problematico il funzionamento “atipico”, questa corrente accoglie la differenza di ognuno di noi e la interpreta come un arricchimento…

Negli ultimi dieci anni, dal rilascio del DSM - Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali o meglio conosciuto come la “Bibbia” degli psichiatri, la definizione di Autismo è molto cambiata. Le quattro grandi Sindromi che in precedenza venivano utilizzate singolarmente (disturbo autistico, sindrome di Asperger, disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato e disturbo disintegrativo dell’infanzia) sono rientrate tutte sotto la definizione di Spettro Autistico. Il motivo di questo cambiamento è che questi disturbi hanno gli stessi sintomi alla base e variano solo dal punto di vista della gravità. L’Asperger viene quindi oggi chiamato “Spettro autistico ad alto funzionamento” proprio perché non preclude la possibilità di una vita piena e soddisfacente. John Elder Robison è noto al grande pubblico per i suoi libri-cult come Guardami negli occhi e appunto questo Siate diversi, in cui racconta in prima persona le difficoltà nell’essere una persona autistica (e non “affetta da autismo” o “con autismo”) vissuta in un periodo in cui essere diversi è l’equivalente di una lettera scarlatta tatuata in fronte. Robison racconta con estrema chiarezza e schiettezza (non potrebbe fare altrimenti) anche le sue difficoltà nelle relazioni, (chiama la sua terza moglie “Componente 2”), la fatica di guardare gli altri negli occhi, i periodi di isolamento i suoi interessi bizzarri: dallo smontare e rimontare radio ad occhi chiusi fino alle corse dei maiali. Ma Robison è anche titolare di un’azienda di messa a punto di auto di lusso europee, ha una famiglia, un figlio ed è fiero di ciò che ha creato nella vita e di ciò che è: un diverso! Ma poi, se vogliamo andare a vedere… diverso da chi?