
Nella società attuale la consapevolezza è prevalentemente tacita, nascosta nella mente delle persone. E solo superando ogni forma di condizionamento data, è possibile raggiungere quel risveglio delle coscienze che gli autori di questa appassionata lettera rivolta alle più giovani generazioni ritengono strumento fondamentale per ottenere una piena affermazione della dignità umana: “La mia speranza è di parlare a giovani che non intendono rinunciare alla libertà o barattarla con soddisfazioni effimere o illusorie”. Ecco allora la necessità di un personalismo metodologico, che possa salvare l’evoluzione del pianeta a partire dall’individuo. Nella consapevolezza che la libertà è certo una “conquista progressiva e personale”, ma nello stesso tempo anche una faccenda interpersonale. Dunque procedere nella direzione di un rinnovamento individuale, senza mai perdere di vista l’obiettivo di porsi in un dialogo costruttivo con gli altri. Poiché non si può essere liberi da soli, senza gli altri o contro gli altri, ma solo in dialogo con gli altri…
“La creatività è il motore della vita e la scuola dovrebbe semplicemente accettarla e potenziarla, rispettando le differenze di ciascuno. La creatività è unica e speciale, non può essere livellata o resa uniforme, anzi è bella proprio perché ci caratterizza”. È questo un passaggio chiave di Siate liberi, agile volumetto di poche pagine e rapida lettura, scritto a quattro mani dal noto oncologo Umberto Veronesi e da MariaGiovanna Luini, che alla professione di medico unisce quella ormai altrettanto affermata di autrice di romanzi. La loro è una tesi che risulta particolarmente utile e convincente, proprio in questo tempo di crisi prodotta da un sistema improntato all’omologazione dei gusti e delle coscienze. Al punto che possono passare quasi inosservate due premesse metodologiche che le sono implicite e su cui, invece, gli autori pongono un’enfasi corretta e opportuna: che a esistere e scegliere siano gli individui, e che solo gli individui esistono e scelgono. Perché anche le istituzioni che retro agiscono e condizionano lo sviluppo della nostra personalità, emergono pur sempre dalla dinamica di azioni umane. Il libro, concepito con intelligenza e scritto con un linguaggio chiaro ed essenziale, conquista l’attenzione del lettore per la sua capacità di lasciarsi alle spalle la retorica secolare, andando a mettere il dito là dove le emozioni e i sentimenti giacevano rinchiusi, in attesa di poter tornare a correre liberamente.
“La creatività è il motore della vita e la scuola dovrebbe semplicemente accettarla e potenziarla, rispettando le differenze di ciascuno. La creatività è unica e speciale, non può essere livellata o resa uniforme, anzi è bella proprio perché ci caratterizza”. È questo un passaggio chiave di Siate liberi, agile volumetto di poche pagine e rapida lettura, scritto a quattro mani dal noto oncologo Umberto Veronesi e da MariaGiovanna Luini, che alla professione di medico unisce quella ormai altrettanto affermata di autrice di romanzi. La loro è una tesi che risulta particolarmente utile e convincente, proprio in questo tempo di crisi prodotta da un sistema improntato all’omologazione dei gusti e delle coscienze. Al punto che possono passare quasi inosservate due premesse metodologiche che le sono implicite e su cui, invece, gli autori pongono un’enfasi corretta e opportuna: che a esistere e scegliere siano gli individui, e che solo gli individui esistono e scelgono. Perché anche le istituzioni che retro agiscono e condizionano lo sviluppo della nostra personalità, emergono pur sempre dalla dinamica di azioni umane. Il libro, concepito con intelligenza e scritto con un linguaggio chiaro ed essenziale, conquista l’attenzione del lettore per la sua capacità di lasciarsi alle spalle la retorica secolare, andando a mettere il dito là dove le emozioni e i sentimenti giacevano rinchiusi, in attesa di poter tornare a correre liberamente.