
Claudia vomita ubriaca come ogni weekend. A tenerle i capelli Giancarlo, l'amico di sempre e da sempre di lei innamorato. Claudia lo sa, e un po' se ne approfitta. Ma chissene. A lei importa solo di Rodrigo, bello e tenebroso, che – voci mormorano – sembra ricambiarla. Claudia si sente stupenda e invincibile, protetta dal suo branco di amici che amano definirsi “fascisti” e che passano il sabato sera a sballarsi e fare a botte, pieni di alcol, droga e soldi. La madre pallosa e pedante e il padre mollusco che la guarda crescere da un angolino senza muovere una paglia sono solo un ostacolo alla sua reputazione e alla sua notorietà. Vanno combattuti, abbattuti, vinti. Sopratutto la madre, che per punizione l'ha anche obbligata a fare del volontariato a CivicoZero, un cavolo di centro per immigrati minorenni. Ma che razza di volontariato è se devo farlo per forza, pensa Claudia. Lei ancora non lo sa, ma il suo mondo perfetto sta per crollarle addosso nel modo più tragico che possa immaginare...