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Solo un raggio di sole

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Brindisi, giugno 2016. Silvia negli ultimi tempi si sente molto sola ed è stato facile cedere alla tentazione di iscriversi a una app di incontri. Il suo nickname è “raggio di sole”, che in realtà non è tanto una descrizione di sé (anzi!) quanto l’esplicitazione di un desiderio, di un bisogno. Le è sembrato buffo e profetico allo stesso tempo che la persona con cui ha iniziato a parlare si celasse dietro al nome “Sunny”. Scrivere per lei è sempre stata un’attività salvifica, la aiuta non solo a fare ordine tra le emozioni, ma a esorcizzarle. E trovare una persona a cui scrivere come se scrivesse per se stessa le è sembrato un vero miracolo. Questa sera, come al solito, ha acceso il pc e le è arrivata la notifica dal suo anonimo corteggiatore. Leggere i suoi messaggi è la cosa che aspetta con più trepidazione nella giornata, mai avrebbe pensato che nelle parole di uno sconosciuto potesse trovare la serenità che il suo ex marito Stefano le ha portato via in anni di litigi… Torre Canne, giugno 2018. Amira e Sofia si conoscono da quando erano bambine e nonostante i percorsi di studi diversi, sono rimaste sempre in contatto, sempre amiche. Nonostante non siano tipe da campeggio, si sono adeguate a quel tipo di vacanza per assecondare la comune passione dei loro mariti per i camper. Il loro momento preferito della giornata è la sera quando, dopo aver messo a letto i bambini, si siedono davanti al camper e fumando una sigaretta si lasciano andare ai ricordi e alle riflessioni sul tempo che passa, sulla loro vita presente e sulle difficoltà dell’età adulta…

Tre storie di donne si dispiegano e si intrecciano nel romanzo. Tre donne diverse, ma unite dall’universalità del sentimento che rende donne e madri. E infatti in queste tre amiche e nelle loro tre storie si trovano un po’ tutti i temi (e gli stereotipi) di quella letteratura che vuole raccontare, tramite le sue protagoniste, le donne: il sacrificio, la maternità, gli abusi, la somatizzazione delle preoccupazioni, l’amicizia e la solidarietà femminile. Le storie di queste donne si muovono su piani temporali diversi: Sofia e Amira sono in vacanza con le rispettive famiglie e nei momenti che si ritagliano per loro stesse ripercorrono gli anni di amicizia, spendendosi in lunghi dialoghi, gesti d’affetto e stima reciproca e si ricordano l’un l’altra quanto sia importante l’amicizia. In un altro tempo c’è Silvia, che ha avuto una vita molto dura: quando ha perso il suo primo amore si è chiusa in sé stessa, finché non si è buttata in una storia che non le dava affetto, pensando che fosse quel tipo di relazione l’unica che meritasse. La vita di Silvia a un certo punto si intreccia con quella di Amira e Sofia e quelle che erano tre storie di donne diventano una sola storia di amicizia. Solo un raggio di sole sembra una storia universale (e infatti è facile ritrovare in queste tre protagoniste tracce di donne che conosciamo, proprio perché si rifà a temi e caratteristiche universali), ma quello che manca è una netta caratterizzazione dei personaggi: le personalità delle tre amiche sono sfuggenti e sembrano rifarsi a figure “generiche”, questo perché l’autrice ha spinto un po’ troppo su quegli stereotipi di genere che caratterizzano le donne. A questo si aggiungono i dialoghi che in alcuni casi risultano poco realistici e contribuiscono a rendere straniante la lettura. Tutto ciò però non toglie godibilità alla storia in sé, che in alcuni momenti tocca nel profondo e ci ricorda, a volte con un pizzico di retorica di troppo, l’importanza nella vita dei veri legami affettivi.