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Soumchi

Soumchi

Gerusalemme è ancora piena di soldati inglesi quando Soumchi, nomignolo rimediato durante un’interrogazione di geografia andata male, scorrazza tra i suoi vicoli. Ha solo undici anni e la sua grande curiosità e fantasia gli fanno scoprire il mondo che intorno a lui cambia repentinamente di minuto in minuto. Una volta ha perfino sentito che nel quartiere di Sha’are Hesed un cassiere di banca, nel giro di un mese, ha cambiato moglie, aspetto facendosi crescere dei baffi rossicci, nome e cognome, lavoro e perfino le sue abitudini nel mangiare e nel dormire, diventando batterista in un complesso. Anche Soumchi cambia, quattro o cinque volte al giorno almeno, soprattutto da quando ha incontrato Esthie, una bella ragazza che abita in via Zachariah e di cui si è perdutamente innamorato. Continua a sussurrare il suo nome, anche quando fa colazione, la sogna di notte e traccia il suo nome su qualsiasi superficie. Un’altra passione di Soumchi è sicuramente la bicicletta, un caro regalo dello zio Zemach per la festa di Shavuot. Lo zio è mal sopportato da tutta la famiglia ma Soumchi gli vuole molto bene, soprattutto per via del suo carattere bizzarro e avventuroso. Con la sua bicicletta il ragazzino vuole partire lontano, verso sud sul Katamon e per la strada di Talpiot e poi più in là oltre Betlemme, Hebron, Beersheva, attraverso i deserti del Negev e del Sinai, per arrivare fino al cuore dell’Africa e alle sorgenti del fiume Zambesi...

Il grande scrittore israeliano Amos Oz fa un viaggio con la memoria nella Gerusalemme della sua infanzia, a ridosso della Seconda guerra mondiale, con un romanzo breve che si legge tutto d’un fiato e che è adattissimo come lettura anche ai più piccoli. Soumchi sogna di fuggire lontano e per farlo vuole utilizzare la sua bicicletta. I suoi sogni vividi e le sue considerazioni di bambino caratterizzano i brevissimi capitoli che compongono il romanzo. Scambierà la sua bicicletta con il suo grande amico Aldo Castelnuovo per un trenino giocattolo e questo avvenimento lo catapulterà in mille piccole avventure che strapperanno al lettore più di un sorriso. Oz è un maestro della scrittura e, attraverso queste pagine, è in grado di fare rivivere ai lettori a ognuno la propria infanzia e il modo in cui si guarda alla vita in quell’età. Dolce e poetico.