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A spasso con Nina

A spasso con Nina

Nel cuore di Filippo ci sono tanta confusione, un po’ di paura e tre segreti che non può rivelare a nessuno. Il primo segreto è che da quando il suo cane, anzi la sua cana Nina se n’è andata, la notte di Filippo si è popolata di mostri che gli impediscono di dormire, ma è una cosa che a quattordici anni non si può dire perché verrebbe sicuramente preso in giro. L’unica a saperlo è proprio Nina che, da quando se n’è andata, vive dentro di lui, si è trovata uno spazio nel suo cuore. E Nina è parte attiva della vita del suo padroncino, lo consiglia, tiene lontani i mostri della notte e lo aiuta a superare le difficoltà che quotidianamente tormentano il ragazzo, anche se nessuno sa della sua esistenza. Il terzo segreto di Filippo sono due fratellini in arrivo, uno dalla nuova compagna del padre e uno dalla madre. Per lui l’unico fratello vero, per ora, è solo Giacomo, che è nato nella sua ex famiglia quando ancora era felice e unita, non allargata come adesso. L’unica persona con cui Filippo riesce un po’ ad aprirsi è Chiara, ragazza altrettanto misteriosa e amante delle carote; ma forse quello per Chiara è un sentimento che va oltre la semplice amicizia. Per lei Filippo sarebbe pure in grado di coltivare un vero e proprio orto di carote, ma non da solo però, ci vogliono i consigli giusti e le idee più furbe…

L’adolescenza è senza dubbio uno dei periodi più difficili per un ragazzo perché cambia non solo il corpo ma anche il modo di pensare, di vedere gli altri, si comincia ad acquisire indipendenza anche se gli adulti rimangono ancora un punto di riferimento importante. Nel fragile mondo di Filippo l’equilibrio si sta rompendo, l’unico vero conforto riesce a trovarlo solo in Nina, il cane che lo ha accompagnato durante la crescita e che improvvisamente se n’è andato. A lei si aggrappa e con lei cerca di creare nuove fondamenta che si sono sgretolate con la separazione dei suoi genitori. Ma Nina è solo un mezzo per superare troppe difficoltà, e forse il cammino di Filippo non è pieno solo di adulti troppo concentrati su se stessi, qualcuno che si accorge di lui c’è ancora, basta saper guardare bene. Maria Beatrice Masella è insegnante in una scuola superiore da più di trent’anni e dice di aver ha ascoltato così tante storie dai ragazzi e dalle ragazze che se volesse riferirle tutte, potrebbe scrivere per il resto della vita. È una bella qualità l’ascolto, soprattutto verso i ragazzi ed ancora più bella è la capacità di saper tradurre in parole i pensieri e le paure che gli adolescenti vivono. Con un linguaggio chiaro e intuitivo l’autrice riesce a raccontare stralci di vita e situazioni anche famigliari che fanno parte della quotidianità. Nina non è solo l’animale domestico scomparso, ma diventa per Filippo una specie di spirito-guida, un’amica immaginaria che riesce a sdrammatizzare le piccole paure, a ridimensionare i problemi che sembrano insormontabili e a spronare il protagonista ad avere coraggio. Diventa facile per il lettore entrare in empatia con Filippo e custodire i suoi segreti, pagina dopo pagina.