
Jelucan, uno dei pianeti dell’Orlo Esterno, è stato colonizzato tardi. C’è chi dice che è così semplicemente perché nessuno è mai stato tanto disperato da spingersi così oltre, su quella che era poco più che una roccia inospitale. La civiltà, insomma, è una conquista recente, e i coloni arrivati con la seconda ondata sono riusciti solo con immane fatica a fondare miniere e a creare vie di comunicazione moderne. I contadini delle valli, invece, discendenti dei primi coloni, sono rimasti fuori dalla prosperità. Quando la politica di espansione dell’Impero Galattico ha raggiunto anche Jelucan, il Gran Moff Tarkin arringò il popolo con un grande discorso, parlando di una giornata finalmente decisiva che rappresentava la fine dell’isolazionismo rispetto al resto della galassia. Thane Kyrell è un ricco giovane che abita la parte nuova dell’ecumene di Jelucan, mentre Ciena Ree è una contadina che vive negli sprofondi della valle, l’area più povera e di più antica conquista. Entrambi, però, coltivano un sogno ambiziosissimo che renderebbe orgogliosi i rispettivi genitori: essere ammessi nella Reale Accademia Imperiale, e diventare quindi ufficiali del Glorioso Impero. Un sogno, ma un sogno forte e corroborato dalla loro smodata passione per il volo e dalla grandissima determinazione. La comunanza di intenti li rende grandi amici, e progressivamente anche qualcosa di più. Malgrado le differenze sociali l’amore è l’approdo definitivo e inevitabile per il loro rapporto di empatia totale. Saranno proprio la forza di volontà e il grande impegno profuso a consentire a entrambi di entrare nell’Accademia. Dopo un’iniziale soddisfazione, dopo una fase di consolidamento del legame, qualcosa muta: le ultime resistenze all’Imperatore Palpatine sono sbaragliate, Alderaan viene distrutto e questo episodio sconvolge Thiane, ormai deciso ad abbandonare la causa dell’Impero che gli appare troppo crudele. Il giovane si unisce quindi a un movimento appena nato, la Ribellione, mentre la fedele compagna Ciene, pur lacerata dal dubbio, resta fedele alla parola d’onore e alla macchina governativa…
