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Storia del cibo

Storia del cibo
Da dove nasce il fascino che i cibi crudi esercitano nei nostri confronti? Dal loro essere 'anacronistici', dal loro richiamare a un mondo precivilizzato. Perché la cucina, forse più della consapevolezza di noi stessi, del linguaggio e dell'arte è la caratteristica che ci rende unici tra le specie animali: anche se si tratta di una caratteristica tarda, non essendoci testimonianze convincenti dell'esistenza della pratica della cucina in una data anteriore a 150.000 anni fa. La cucina merita il suo posto nella storia quale grande innovazione rivoluzionaria non già per come trasforma il cibo – che può essere elaborato in tanti modi diversi – ma per come ha trasformato la società...
Quello del nutrimento è forse – assieme al sesso - l'argomento più centrale nella quotidianità umana, eppure è decisamente sottovalutato a livello accademico e pubblicistico (eccezion fatta per i libri di ricette, stabilmente tra i prodotti più di successo fin dall'invenzione della stampa). Con questo saggio Felipe Fernández-Armesto, professore di Storia alla Tufts University del Massachusetts e al Queen Mary College di Londra finito su tutti i giornali nel 2007 quando fu arrestato ad Atlanta per aver attraversato la strada al di fuori delle strisce pedonali, cerca di ovviare a questa mancanza. Il suo approccio? Adottare una prospettiva globale, considerare la storia del cibo come una tematica della storia universale, “inseparabile dalle altre interazioni degli esseri umani tra loro e con il resto della natura”. Tutto ruota secondo Fernández-Armesto attorno a otto 'rivoluzioni': l'invenzione della cucina; la scoperta della valenza del cibo oltre il mero sostentamento; l'affermarsi di pastorizia e allevamento; l'agricoltura (che secondo lo storico è successiva almeno a una forma di zootecnia, l'allevamento delle chiocciole); la differenziazione sociale mediante il cibo; il commercio a lungo raggio; la globalizzazione alimentare nota come “scambio colombiano”; l'industrializzazione. L'autore le ripercorre e le analizza una per una proponendoci una marea di aneddoti, notizie, riflessioni, documenti: davvero una scorpacciata, per usare una doverosa metafora alimentare.