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Storie e segreti delle grandi famiglie italiane

Storie e segreti delle grandi famiglie italiane

Nella seconda metà dell’Ottocento, Milano vista dall’alto appare come un cuore. Non di quelli stilizzati, bensì un cuore anatomico, le cui vene e arterie corrispondono ai canali, ai corsi, alle strade acciottolate, un cuore che pulsa al ritmo incessante del processo di urbanizzazione. È una Milano in pieno fermento economico, sociale e culturale quella in cui s’incammina – seppur con una certa titubanza e apprensione – lento e ricurvo, Alessandro Manzoni. Quella mattina del 1862, il padre de I promessi sposi ha dovuto vincere l’agorafobia e gli attacchi di panico che lo attanagliano da anni e uscire di casa. Sì, lo deve fare. Lo vuole fare. Per Enrichetta, la sua cara e dolce nipote che si sposa. È per lei che metterà da parte le incomprensioni e gli screzi con Enrico, figlio ludopatico e padre di Enrichetta… Per la sua peculiarità architettonica, urbanistica e storica, nel 1995 Crespi d’Adda è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO. Ma non è questo il motivo per cui, a partire dagli anni duemila, durante le notti di nebbia i giovani dei comuni limitrofi ne affollano le stradine in sella ai loro motorini. Nulla di vandalico, né di satanico. È più un rito di iniziazione. D’altronde, non si può che rimanere ammaliati dall’aura di mistero che aleggia attorno al celebre e villaggio operaio. E pensare che è nato tutto nel 1877 dal sogno dell’imprenditore tessile Cristoforo Benigno Crespi… Per i Florio, famiglia stabilitasi in Sicilia nel 1700 dopo la fuga da Bagnara Calabra, la fortuna e la sfortuna sono quasi sempre venute dal mare: l’ascesa e il crollo imprenditoriale, economico e le conseguenze che tutto ciò ha avuto sulle vite di questa famiglia costruisce materiale degno dei migliori romanzi di saghe familiari… Maria Montessori, iconica nei suoi abiti scuri e monacali che ha iniziato a indossare in seguito alla morte della madre, Renilde Stoppani, forse ha voluto esternare con essi qualcosa di più che il lutto per la perdita del genitore. C’è stato un momento preciso della sua vita che l’ha traumatizzata ed è stata la perdita di un amore, di chi credeva più caro e il conseguente abbandono del frutto di quell’amore in nome della propria sudata e meritata carriera. Proprio lei, che ha messo al centro del suo rivoluzionario metodo educativo e didattico il bambino…

Storie e segreti delle grandi famiglie italiane ripercorre le vite di venticinque grandi personaggi storici che hanno contribuito in maniera considerevole nel delineare i contorni politici, sociali ed economici dell’Italia a partire dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni duemila. Si parte da Alessandro Manzoni e si termina con il fondatore di Luxottica, passando per Matteotti, Enrico Fermi, Adriano Olivetti e i Trussardi, solo per citarne alcuni. Il pregio del libro risiede nella capacità dell’autrice di fondere abilmente l’oggettività storica dei fatti e degli eventi di cronaca con la soggettività delle emozioni. Con una scrittura agile e scorrevole, Monaco dà infatti particolare rilevanza all’impatto emotivo che gli avvenimenti hanno avuto sulle vite di ciascuna famiglia. Ogni capitolo è un’immersione nelle speranze, nelle paure, nelle ambizioni, e spesso nelle intricate dinamiche familiari dei membri di queste “grandi famiglie”. Il tutto è perfettamente contestualizzato: l’autrice non manca mai di fornire le coordinate spazio-temporali utili al lettore per meglio orientarsi nella ricostruzione delle vicende. Nonostante il libro sia ricco di riferimenti bibliografici e rimandi a interviste e ad articoli di giornali, la lettura non risulta mai pedante, anzi spesso la narrazione ha un piglio avvincente, romanzesco, coinvolgente che alimenta nel lettore sentimenti di affetto o comunque di vicinanza per le avventure e/o disavventure dei protagonisti. Il libro è raccomandato per chiunque abbia voglia di conoscere o approfondire i risvolti più personali e meno noti di quei personaggi che si è abituati a percepire come bidimensionali, poiché visti sempre e comunque attraverso il filtro della carta stampata (giornali, libri di storia, manuali scolastici e accademici), quando in realtà furono persone in carne ed ossa, non privi di gioie e angosce, proprio come chi sta leggendo.