
Inizia tutto al Cartoomics 2015 con una chiacchierata tra Fabio Licari, giornalista della “Gazzetta dello Sport” e supervisore di moltissime collane da edicola dedicate ai fumetti, e Alex Bertani, direttore publishing Panini: “Sai, Alex, mi è venuta un’idea per la nuova collana Marvel […] Una bella collana d’epoca, cronologica, dalle origini, ogni volume monografico dedicato a un personaggio, tipo Albi dei Super Eroi”. “Fabio, ma mi hai letto nel pensiero? Sognavo la stessa cosa, tipo tanti Giganti Corno…”.
Quando Fabio Licari mi ha riportato questo dialogo un po’ surreale - parole sue - che aveva già raccontato su “Fumo di China”, il pensiero mi è andato immediatamente agli inizi degli anni Sessanta, a quella mitica partita a golf in cui Martin Goodman - al tempo editore della Atlas, la futura Marvel Comics - sentendo da Jack Liebowitz, sua controparte alla rivale DC Comics, quanto vendesse bene la neonata Justice League of America, decise di commissionare a Stan Lee un nuovo fumetto con un gruppo di supereroi… una idea sullo stile della Distinta Concorrenza ma che, al contrario, Stan Lee e Jack Kirby avrebbero trasformato in Fantastic Four n. 1, cambiando per sempre la storia del fumetto.
Così, da incredibili coincidenze di volontà, nel marzo del 2017 debutta nelle edicole Super Eroi Classic (da ora in avanti Sec), il nuovo allegato alla “Gazzetta dello Sport” che ogni settimana ristampa, in rigoroso ordine cronologico, le storie di un diverso personaggio Marvel a rotazione: Spider-Man, Fantastici Quattro, Thor, Hulk, Iron Man… per poi ricominciare il giro. Una sorta di versione 2.0 degli Albi dei Super-Eroi della tanto amata Editoriale Corno, detentrice dei diritti Marvel Comics per l’Italia dal 1970 fino ai primi anni Ottanta. L’idea dietro il progetto, però, non è solo “ristampare” - già ci sono in giro da anni i seppur lenti Masterworks cartonati di lusso della Panini - bensì ricreare il più possibile le atmosfere e le sensazioni che i ragazzini degli anni Settanta provavano ogni volta che correvano in edicola per comprare quei “giornalini colorati” della Corno con i supereroi dentro. Lo zoccolo duro dei lettori di Sec sono, in gran parte, proprio quegli stessi ragazzini, oggi cinquantenni e sessantenni, che aprendo Sec ritrovano molto delle vecchie letture: la carta non lucida ma opaca, le copertine rielaborate dalle pagine degli albi, espliciti richiami alle grafiche Corno di Luigi Corteggi - come il celebre “Messaggio alla Nazione” di Luciano Secchi, che ora anche Licari usa per fare il punto della situazione – oppure il serpentone con le uscite del mese, l’elenco arretrati e, soprattutto, la pagina della posta, che sebbene possa sembrare una scelta anacronistica, ricala i lettori in quei tempi lontani in cui “bisognava aspettare” chissà quale numero per vedersi pubblicati e leggere la risposta.
Nello stesso 2017 nasce, poi, il gruppo Facebook SUPER EROI CLASSIC Fans, un gruppo di veri appassionati ed anche esperti dell’era Corno che, con dedizione, ogni settimana posta i propri acquisti, commenta le storie e che aperiodicamente ospita lo stesso Fabio Licari nelle dirette online gestite da Gilberto Zorat che fa da tramite amicale tra il gruppo ed il supervisore di Sec. Tutto questo ha cementato moltissimo il rapporto tra la redazione ed i suoi lettori: nel gruppo, infatti, si vivono gli alti e bassi della collana, soprattutto gli “allunghi” di 50 numeri in 50 numeri, si segnalano quelli in ritardo o quelli particolari (il n. 44 con la Trilogia di Galactus oppure il mitico n. 100 con la saga Stanotte muoio di Capitan America), ci si dispera per gli altrettanto mitici numeri esauriti e si propongono collane parallele come Sec Horror e Sec Extra. Le soddisfazioni non mancano, Sec cresce ed i personaggi aumentano: per festeggiare il traguardo del n. 150 si aggiungono quattro impareggiabili appuntamenti con il Silver Surfer di Stan Lee e John Buscema, nell’agosto 2020 arrivano i Difensori e per ultimo, col il numero 201, il Doctor Strange.
Purtroppo però, nonostante Sec possa contare su una solida nicchia di lettori, non sempre ha attraversato periodi rosei: già intorno al n. 200 ha rischiato la chiusura (che sarebbe stata in grande stile, con la storia della morte di Gwen Stacy), talvolta le tirature (e le vendite) sono risultate modeste e spesso la distribuzione nelle edicole non ha certo aiutato nella reperibilità degli albi (se un prodotto torna di reso quattro o cinque volte, il distributore non lo porta più), generando buchi in collezione e prezzi stellari su Ebay. Il ruolo più importante che il gruppo ha svolto, però, è stato un altro! 31 ottobre 2022. Un post lapidario dell’utente Gilberto Zorat annuncia la prossima chiusura di Sec con il n. 300! Con lo scoppio della guerra in Ucraina i costi di lavorazione sono raddoppiati, Sec non è più un prodotto sostenibile e la RCS ha deciso di sospenderne la pubblicazione. Fabio Licari, però, attraverso Gilberto, lancia un suggerimento: “SCRIVETE, SCRIVETE, SCRIVETE! Scrivete alla redazione, al commerciale, alla RCS, fate sapere che ci siete e che Sec può contare su di voi e sulla vostra fedeltà alla collana! SCRIVETE!”.
E il gruppo scrive! Inizia subito un tam tam quotidiano di email che, con la forza di un plebiscito, decreta che Sec deve andare avanti, ad ogni costo. Nel gruppo, nel frattempo, si discute su cosa deciderà la RCS: c’è chi pensa sia meglio ripartire dal numero 1, chi propone di acquistare ogni albo in doppia copia, chi rinuncia a cercare nell’usato per acquistare gli arretrati solo attraverso i canali ufficiali - c’è, persino, chi inizia a vendere - e, alla fine, sono gli stessi utenti a proporre un aumento del prezzo (cosa che la RCS, in 6 anni, non ha mai generosamente fatto). 5 novembre 2022. Un Gilberto entusiasta grida forte in un video: “ABBIAMO FATTO LA STORIA! ABBIAMO FATTO LA STORIA!”. Il commerciale della RCS ha rifatto i conti, Sec andrà avanti! Anche se dovrà mantenere la soglia delle 2000 copie per rimanere in buona salute.
In altre parole, un evento unico per un allegato da edicola, che dopo ben 300 numeri (altro record), guadagnati anno per anno, è divenuto de facto un periodico che veleggia speranzoso verso il 350 con l’obiettivo di arrivare fino al 400 (e raggiungere la produzione Marvel degli anni Ottanta e grandi autori come Frank Miller, Walter Simonson e John Byrne). Un episodio di interazione mediatica che fa riflettere su come la nostalgia e la passione per quei vecchi “giornalini” colorati, oggi, siano diventate un collante straordinario tra persone, e Sec non un’ennesima ristampa per romantici boomer, ma una vera e propria esperienza che ha saputo mettere veramente in gioco sia i lettori che gli editori in una dialettica completamente nuova ed inattesa.