
A questo punto dell’evoluzione del pensiero in materia di auto-analisi della società contemporanea è necessario cercare di strutturare una formulazione teorica che vada alla ricerca delle ragioni antropologiche e genealogiche della nascita dei media, o meglio dell’urgenza tutta umana di crearsi un universo mediatico. Al di là del semplicistico modo di risolvere la domanda del perché - alla quale si può rispondere naturalmente con l’evidenziare un bisogno di comunicazione, di creazione di interconnessioni plurime con una popolazione in potenziale contatto che si amplia con il restringersi delle distanze spaziali - tanto più interessante diventa chiedersi cosa ci sia non di contingente, ma di ancestrale nella brama di costruire realtà immaginifiche altre, dalla riflessione sulle pratiche sufi alla nascita del cinema un excursus nei desideri e nelle prospettive che l’uomo è capace di crearsi…