
L’avvertimento arriva lunedì, la bomba il mercoledì, dando inizio ad una settimana movimentata. Il messaggio è contenuto in una normale busta commerciale, spedita da New York ma priva del mittente. Sul retro, c’è incollato un foglietto di carta dattiloscritto. “Caro Mr Halliday”, informa il messaggio, “riceverà per posta un collo confezionato con normale carta da imballo. Qualora lei tentasse di aprirlo, le conseguenze sarebbero disastrose per lei e per me. Lei resterebbe ucciso sul colpo, ed io perderei qualcuno che presto spero di chiamare amico, di conoscere come collaboratore. Lei dovrà portare il collo alla più vicina sezione di polizia che disponga di artificieri e farlo aprire da loro. Se conoscono bene il loro mestiere, non dovrebbero incontrare difficoltà. Perché spedisco una bomba ad un uomo di cui desidero l’amicizia e della cui opera voglio servirmi? Per tre motivi. Primo, per rendere chiaro che sono qualcuno da prendere molto, molto sul serio. Secondo, per dimostrare la mia personale probità. Terzo, per garantirmi, con questo mio inortodosso iniziale contatto, che lei prenda in attenta considerazione le proposte che, in seguito e a mio nome, le verranno formulate. Mi firmo con un nom de guerre. Con viva cordialità, Karlis Zander”...
Uscito originariamente nel 1981 e poi pubblicato in Italia da Adelphi per la prima volta nel 2004, Tempo scaduto è l'ultimo romanzo di Eric Ambler, considerato con Graham Greene e Somerset Maugham il maestro della moderna spy story. Come in altri suoi romanzi, anche in Tempo scaduto il protagonista è un uomo comune, Robert Halliday, che di mestiere fa il ghostwriter (o “il negro” come purtroppo si usava dire un tempo), cioè lo scrittore (o adattatore), sotto mentite o palesi spoglie, di autobiografie di personaggi noti e/o potenti. Come quella del celebre anarchico e rivoluzionario Sergej Gennadievič Nečaev, vissuto nel corso del 1800 e considerato il padre del terrorismo. Approfondendo la sua storia, commissionata dal misterioso - e pericoloso - Karlis Zander, Halliday scopre che essa è in realtà il pretesto e il mezzo per mettersi sulle tracce di uno sceicco degli Emirati, che dal suo laboratorio segreto nelle Alpi austriache progetta di compiere una serie di attentati in Occidente per appagare la sua folle brama di potere. Nonostante una trama eccessivamente complicata e non sempre convincente (anche se dai risvolti profetici), Eric Ambler riesce subito ad appassionare alla lettura utilizzando sapientemente le armi della suspense, del mistero, del ritmo e dell'azione, che riescono a bilanciare quei cali di tensione dovuti a dialoghi e divagazioni spesso noiosi.