
Sei anni fa è stata sua sorella maggiore ad interpretare sul palco il ruolo della fata Confetto – anche lei a dir la verità era in scena, nella parte di un cherubino, e ricorda come fosse ora la sensazione dei collant sulle gambe e il diadema scintillante che le era stato messo tra i capelli –, ma ora quel ruolo deve essere affidato a lei. Bette è in fibrillazione, mentre osserva il signor K che si accarezza la barba curata, segno che l’assegnazione delle parti sta per avere luogo. La ragazza cinge con una mano il collo di Alec, che le sorride, convinto come lei che sia giunto per entrambi il momento di ottenere il posto che spetta loro di diritto nel balletto invernale. Anche Gigi si trova nella stessa sala e si mordicchia nervosamente un labbro, fino a farne uscire una goccia di sangue. Non vuole però andare in bagno a controllare l’entità del danno; non vuole essere in nessun altro luogo se non in quella sala dove, spalla contro spalla, i ballerini sembrano un mare di corpi sottili. Anche le più piccole si mordicchiano le unghie, mentre i ragazzi fingono maggiore indifferenza ma trattengono il fiato. Qualche stomaco rumoreggia – per forza, con le rigide diete a base di bevande energetiche e pompelmo di parecchie ballerine – e rompe il silenzio delle pause teatrali del signor K, che passeggia avanti e indietro gesticolando con passione, avvolto dall’odore di vodka e di tabacco. June, come le altre ballerine, attende le indicazioni sul cast dello Schiaccianoci, il primo balletto dell’anno scolastico. L’American Ballet Conservatory è la sua casa, molto più di quanto lo sia mai stato il bilocale in cui è vissuta con sua madre, prima di decidere di dedicare tutta se stessa alla danza. June osserva che, come al solito, nell’atrio si accalcano genitori e parenti degli studenti della scuola di ballo: vogliono curiosare su chi avrà i ruoli migliori. E, come al solito, i suoi genitori non si sono presentati, ovviamente. Sua madre si rifiuta di entrare in quel luogo e un padre, lei, non l’ha affatto…
Le regole ferree del mondo della danza raccontate ne Il cigno nero – film con Natalie Portman, vincitrice del premio Oscar 2011 come miglior attrice protagonista, nel ruolo principale – e i misteri di Pretty Little Liars – serie televisiva statunitense di cui si contano ad oggi sette stagioni – sono gli elementi principali anche del primo romanzo di Sona Charaipotra e Dhonielle Clayton – da cui è stata tratta una serie televisiva, originale Netflix, comparsa sulla piattaforma il 14 dicembre 2020 –, una vicenda che ha come protagoniste tre ragazze completamente diverse una dall’altra, ma accomunate da un’unica grande passione: la danza. Una storia per ragazzi nella quale il mistery gioca un ruolo di rilievo: Gigi, Bette e June vogliono fare del loro amore per il ballo una professione e frequentano l’American Ballet Conservatory, una prestigiosa scuola di danza di Manhattan, nella quale per emergere a nulla serve essere bravi. Occorre essere i migliori e, per farlo, si finisce per decidere di giocare sporco e di mettere a rischio la vita delle persone con cui si è in competizione. Non ci sono amici all’interno della scuola e raggiungere la perfezione, costi quel che costi, è l’unico credo per le tre giovani ragazze che si trovano, tra l’altro, a dover fare i conti anche con i loro demoni: c’è chi deve accettare l’ingombrante presenza di una sorella famosissima, chi si sente perennemente la seconda scelta e chi è vittima di continui attacchi di bullismo. Attraverso continui cambi di punti di vista, la vicenda si snoda in un crescendo di rivalità e intrighi, che finiscono per intossicare quella che dovrebbe essere una sana competizione tra aspiranti professioniste e che diventa invece una fin troppo realistica lotta senza esclusione di colpi. Una narrazione sicuramente appassionante per i giovani lettori; una lettura scorrevole ricca di colpi di scena che si conclude lasciando parecchi interrogativi aperti che, si presume, troveranno risposta nel secondo volume della serie.