
Il Circolo delle Streghe di Trestrade è riunito: presiede Madame Mavis Mortlock, partecipano Dolly, l’arcigna Gertrude, Leonora Ciondolin… e con gran fragore fa il suo ingresso la giovane apprendista Tabitha Tickle, schiantandosi a terra con la scopa e scusandosi per il ritardo. Al seguito, la sua gatta Scintilla. È davvero troppo: ritardi, atterraggi pericolosi e come non bastasse anche torte tremende, che la ragazzina si ostina a portare alle riunioni, dopo averle accuratamente bruciacchiate nel forno. Il verdetto è unanime: Tabitha Tickle sarà espulsa dal rispettabile circolo stregonesco. Nessuna possibilità di riammissione? A meno che…? A meno di non dare prova di grande abilità e rapidità nel preparare una Festa di Mezzanotte con i controfiocchi in soli tre giorni, in occasione del compleanno di Gertrude. Cucinando per tutte loro, ovvio. Non solo: cucinando i piatti preferiti di ognuna di loro, suggerisce soddisfatta Gertrude, indovinandoli con l’aiuto della magia. Ci vuole davvero molto coraggio ad accettare una simile sfida. Il punto è che Tabitha vuole diventare una vera strega e aiutare la nonna Tallulah, che da quando si crede una gallina ha bisogno di cure. La nonna si è sempre occupata di lei e di suo fratello Tom, adesso tocca a loro…
Forse a nessuno di noi è capitato di trovare la nonna appollaiata nel capanno, vicino agli attrezzi da giardino, mentre chioccia senza sapere perché. Ma possiamo immaginare una situazione simile:è un bel guaio. Soprattutto se in casa non ci sono altri adulti cui fare riferimento, bisogna arrangiarsi. Scoprire da dove arrivano i calzini puliti, per esempio. O imparare a cucinare e a fare le faccende domestiche. Per fortuna Tom, pur essendo molto giovane, capisce che sulle spalle della sorella maggiore si sono concentrate un sacco di responsabilità e decide di aiutarla. Conosciuta in Italia per le avventure che hanno come protagonista la Principessa Cannella e Otto Cipolla, per citare solo alcuni dei suoi moltissimi libri, Vivian French (avvalendosi delle belle illustrazioni di Marta Kissi) ci racconta un’altra storia in cui cibo e ricette hanno un ruolo non secondario. Qui il cibo è oggetto di una prova di riabilitazione, di un rito di ingresso all’interno di una comunità, ma anche nutrimento e cura, capace di riportare il mondo al suo equilibrio originario. Se siete alla ricerca di una storia avventurosa, divertente e capace di intrattenere: eccola. Piacerà ai lettori dagli otto anni circa che apprezzino i biscotti, la magia, le scope volanti e i gatti parlanti. Astenersi fattucchiere malintenzionate.