
“Siamo in periferia, ma non ci sono case molto alte. Villette con un pezzetto di prato sul davanti e vialetti asfaltati con pochi alberi e molte cacche di cane”, racconta Matteo il Medio, proprietario dei primo paio degli occhi citati nel titolo. Giacomo il Grosso è suo amico da sempre mentre Juri lo Straniero è l’amico nuovo arrivato dall’Ucraina con il suo papà. Se quattro occhi vedono meglio di due, come dice il proverbio, sei occhi vedono sicuramente meglio di quattro. Ma che c’è da vedere in quel quartiere di casette tutte uguali? I tre ragazzini, che sono anche compagni di scuola, hanno davvero bisogno di spirito di osservazione e di mente acuta perché si sono assunti il compito di indagare su uno strano fatto accaduto alla signora Palormo il cui cane, dal nome umano di Berto, viene trovato morto, forse avvelenato, proprio da Giacomo. Anche se tra Giacomo e Juri non corre buon sangue e sono frequenti i dissapori, i tre si industriano a mantenere vivo il patto che li impegna nella stessa indagine, subito estesa anche alle morti sospette di altri animali, alcuni piccioni e un gatto. Chi e per quale motivo può avere compiuto queste incresciose azioni in un quartiere tanto tranquillo?
Mentre il mistero si infittisce, un paio di persone vengono sospettate e “indagate” dai tre ragazzini, non solo per la morte del cane Berto, ma anche per quelle degli altri animali, ben presto ritenute con certezza non naturali. I lettori seguono il procedere delle investigazioni e, insieme, delle storie personali di Matteo, Giacomo e Juri attraverso le voci di ciascuno di loro, che racconta gli avvenimenti dal proprio punto di vista, come in tre diari contemporanei, diversi e complementari l’un l’altro, capitolo dopo capitolo. Emergono dalla storia anche altri temi, come l’amicizia, le incomprensioni, la gelosia di Giacomo per Juri, i genitori severi, ma su ogni contrasto e su ogni discussione prevalgono l’onestà e la fedeltà all’obiettivo che i tre protagonisti si sono prefisso: trovare e possibilmente punire l’assassino degli animali. La soluzione del caso favorisce la reciproca comprensione, il superamento dei pregiudizi e delle antipatie, e dà vita a un’amicizia autentica, senza ombre, tra i tre ragazzini. Questo breve romanzo è stato pubblicato in prima edizione nel 2006 dalle Nuove Edizioni Romane con le illustrazioni di Peppo Bianchessi.